Il 73% degli italiani esprime un giudizio positivo sui 10 anni di Sergio Mattarella al Quirinale: il dato emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.
Il 31 gennaio del 2015 Mattarella veniva eletto Presidente della Repubblica dal Parlamento, per essere poi riconfermato nel 2022. L’apprezzamento del Capo dello Stato nel decennio appena trascorso risulta politicamente trasversale: le valutazioni positive raggiungono il 94% tra gli elettori del PD e superano l’80% tra chi vota AVS e Forza Italia; l’operato del Presidente della Repubblica risulta apprezzato da circa i 2/3 dei simpatizzanti del M5S e da quasi un elettore su due di Fratelli d’Italia, per ridursi tra quanti votano la Lega.
A colpire di più, nel decennio di Mattarella al Quirinale, è per il 60% degli italiani intervistati da Demopolis il costante richiamo ai valori della Costituzione. La maggioranza assoluta ricorda la difesa delle posizioni europeiste e atlantiste dell’Italia e la complessa gestione delle crisi di Governo, nel 2019 con la nascita del Conte 2, dopo lo strappo di Salvini, e nel 2021 con la formazione del Governo Draghi. Più di 4 cittadini su 10 citano la capacità di rappresentare l’Italia all’Estero e l’attenzione alle nuove generazioni nei suoi costanti messaggi al Paese.
Secondo l’indagine Demopolis, Mattarella si conferma oggi, con il 70%, la figura della quale, tra i leader politici e istituzionali, i cittadini si fidano maggiormente. Al secondo posto, con il 47%, la Premier Giorgia Meloni. Tra il 32% ed il 29%, troviamo gli altri leader dei principali partiti: Elly Schlein, Antonio Tajani, Giuseppe Conte.
L’Istituto diretto da Pietro Vento ha chiesto infine quali potrebbero essere i nodi problematici che Mattarella dovrà affrontare nei prossimi mesi: più di 2 italiani su 3, il 68%, citano il conflitto istituzionale politica-magistratura, che rischia di aggravarsi in vista della riforma sulla Giustizia e sulla separazione delle carriere. Altri possibili nodi per il Presidente della Repubblica potrebbero essere, nella percezione pubblica rilevata da Demopolis, quelli legati all’eventuale cammino della riforma costituzionale sul Premierato e l’applicazione dell’Autonomia differenziata. Il 40% evidenzia anche i rapporti con i Paesi dell’Unione Europea nella nuova era Trump.





Nota informativa: l’indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis su un campione nazionale di 2.000 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica del 30-31 gennaio 2025 di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.
Approfondimenti e metodologia su: www.demopolis.it