“La stampa non vuole informare il lettore, ma convincerlo che lo sta informando!”
Me lo disse una volta il grande Gianni Minà, (appena uscito da un’intervista fiume con Fidel) durante una cena insieme a Diego in un locale tipico Cubano, Paladar San Cristobal, teatro della cena di Obama nel 2017 quando si tentò di normalizzare i rapporti tra i due paesi, oggi purtroppo tornati ai livelli della guerra fredda. Grande era Gianni, Senza padroni, amante della verità, anche scomoda, per difendere i suoi ideali in cui ha creduto fino alla fine.
Mai espressione migliore si potrebbe associare all’informazione nel trapanese. Vittima di 40 anni di bugie, false piste, coperture, attacchi mirati a chi non andava a genio ai poteri forti, con i pochi veri e seri giornalisti relegati a ruoli minori o purtroppo vittime di attentati ancora caldi nelle menti e nei cuori dei trapanesi per bene. Informazione ora in mano a quattro dilettanti allo sbaraglio, che fanno a gara per risultare noiosi, petulanti e spesso menzogneri. Tutelati da una associazione che non ha la più la credibilità di un tempo.
Ed in tale contesto, alimentare voci denigranti, tendenziose, con atteggiamenti di palese invidia sociale da vecchio stampo catto-comunista, pur di sminuire quanto di straordinario ho realizzato in questi primi 18 mesi, è diventato lo sport principale, anche attraverso l’uso di lettere anonime o messaggi social con profili fake che poi vengono riutilizzati anche per firmare articoli su alcuni siti, pur non essendo neanche iscritti all’Albo. Creando un filo comune con truffatori di vario stampo , che reclamano pagamenti di fatture che sono o frutto di tentate truffe o di servizi mediocremente eseguiti, attraverso un piano ben congegnato con chi avrebbe dovuto tutelarmi, per quella che definisco (e tenterò di provare) una vera e propria associazione a delinquere.
Da qualche mese oramai siamo vittime di questa sinergia maligna tesa a indebolire le nostre strutture, far perdere tempo prezioso e inculcare nella mente di chi legge sospetti, problematiche, rischi che possono solamente allontanare chi si vuole avvicinare alle nostre squadre o portarci a ricevere strane richieste documentali da zelanti dipendenti dell’assessorato ai lavori pubblici che sanno perfettamente cosa è stato speso e realizzato all’interno del Palashark , dove in passato per mancanza di “piccioli” di chi se ne doveva occupare, mi toccò pagare per poter installare impianti anti incendio senza i quali non avremmo avuto la agibilità per inscriversi, tutto ciò ancora prima di vincere il bando per l’assegnazione trentennale. È evidente che ciò mi stia disgustando, togliendo voglia e gioia di andare anche ad assistere alle partite pur di non vedere facce che so cosa hanno in corpo. Spesso lo faccio per tutelare, oltre che i miei investimenti, quella importante parte di trapanesi che sono consapevoli di quanto sia stato fatto grazie al sottoscritto ed alle mie strutture, ma sta diventando un’enorme faticata.
Cosa fare? Beh certamente, il primo passo è rendere Telesud la principale televisione della Sicilia, attraverso lo sviluppo sul territorio attingendo ai migliori giovani in circolazione e creando una rete di informazione seria, credibile e quanto più distaccata dalla “melma” descritta in precedenza. Stiamo creando progetti importanti con giornalisti che amano questo mestiere, che vogliono difendere il loro territorio e portare alla luce diverse scomode situazioni tenute in sordina per troppo tempo. Coinvolgendo chi può aiutare a comprendere la verità , la gente che vive e respira il “trapanese, con quella incredibile voglia di libertà di cui tutti si bagnano la bocca ma pochi lottano per averla.
E poi sta lì, ONE MAN SHOW, il programma da me pensato, ideato, concepito, che sarà una vera rivoluzione come format televisivo, dettato dal desiderio di parlare, attraverso interviste esclusive, della mia esperienza di vita riportandola all’attualità e creando un ponte immaginario tra un passato verso cui ho grande nostalgia e un futuro verso cui nutro ancora speranza. Parlando di futuro in questa città dove nessuno indica la via per uno sviluppo reale del Turismo (se non sbiadite conferenze stampa per attirare qualche voto), cosa che indicai, dal primo giorno, fondamentale per avere speranza di cambiamento reale. Ci sarà da divertirsi.
E come tutte le novità ovviamente ci sarà spazio per critiche ed applausi, ma certamente chi mi conosce sa che non mi farò mai condizionare da alcunché. Raderemo al suolo convincimenti tipicamente locali, palesando a chi ci seguirà la sensazione di quanto in basso sia stato il confronto dialettico nella città e quanta strada si deve compiere per arrivare ad un linguaggio moderno teso al miglioramento finale per tutti. Ci riusciremo? Ai posteri l’ardua sentenza. Porto dentro di me un messaggio forte , che ho stampato nella mia mente e nella mia anima , che pronunciò Steve Jobs pochi mesi prima di morire, “Stay Foolish, Stay hungry” , e da quel giorno sono rimasto Folle e Affamato in tutto quello che ho fatto, motivo per cui sono riuscito a vincere la sfida più difficile, ossia uscire dalla normalità e diventare un imprenditore di successo.
Buon fine settimana all’insegna delle sfide con il Cerignola e con Varese. Io continuo a crederci e tu?! Forza Granata.