Domani le prime consegne di materiale sanitario comprato con i soldi donati dai trpanesi per l’ospedale Sant’Antonio. In arrivo tre ventilatori polmonari

Fabio Pace

Domani Giorgia Fontana, Flora Lorenzino e i giovani studenti universitari di
Trapani per il Futuro e Agorà vedranno concretizzarsi i primi risultati della raccolta fondi da loro organizzata per l’ospedale Sant’Antonio Abate e consegneranno una prima fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale (mascherine, tute, visiere, guanti, cuffie, copri scarpe) per il personale sanitario. Una parte dei DPI acquistati con i soldi raccolti attraverso gofundme.com. La raccolta si poneva come obiettivo l’acquisto di due ventilatori polmonari professionali. In realtà con i 60mila euro raccolti (in realtà 57mila poiché una parte sono stati trattenuti dalla piattaforma) sono stati acquistati tre ventilatori, due macchinari per l’igienizzazione dei locali dell’ospedale e circa 6500 pezzi di dispositivi di protezione individuale. Giorgia Fontana e Flora Lorenzino, sostenute dalle due associazioni trapanesi avevano lanciato la raccolta fondi «per fare qualcosa di veramente efficace: aiutare l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani». Le due promotrici e le due associazioni si sono impegnate con i donatori a pubblicare la fattura finale su Go Found Me, e sulle pagine social di Trapani per il futuro e Agorà. L’iniziativa ha riscosso un grandissimo successo fra i trapanesi. I sessantamila euro sono stati raggiunti in cinque giorni.