Da oggi in Sicilia parte la stagione degli sconti. La data del primo luglio era stata già fissata dal calendario dell’assessorato regionale alle attività produttive. In tutte le altre regioni, invece, i saldi iniziano domani, 2 luglio. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 88 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro.  Si tratta però di una previsione che le associazioni di consumatori accolgono con molta prudenza per la Sicilia. Secondo il Codacons la stagione degli sconti parte all’insegna dell’incertezza, perché sugli acquisti dei siciliani peseranno caro-bollette ed emergenza prezzi. È probabile invece che le vendite durante il periodo di sconti rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid, con una spesa media a famiglia siciliana che si attesterà attorno ai 140 euro. Cresce il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi (circa il 50% dei siciliani) ma la situazione economica caratterizzata dai forti rincari dell’energia, inflazione alle stelle e carburanti in continua salita influirà sulle scelte dei consumatori, portandoli ad una maggiore prudenza negli acquisti e a contenere il budget da dedicare ai saldi. Uno spiraglio per i commercianti potrebbe giungere dal ritorno dei turisti stranieri nelle città siciliane. Infine ricordiamo per utenti e clienti due regole fondamentali e inderogabili. Commercianti ed esercenti hanno l’obbligo di accettare i pagamenti con carte di credito e moneta elettronica; la merce anche se in sconto può essere cambiata, previa presentazione dello scontrino, o restituita se presenta difetti, entro otto giorni dalla data di acquisto.