Nuovo capitolo nella crisi politica marsalese. Dopo le dimissioni dell’assessore Giusi Piccione, Fratelli d’Italia ha ufficialmente ritirato il proprio sostegno al sindaco Massimo Grillo. Rimasta priva di una presenza femminile, la Giunta comunale è stata oggi integrata con il ritorno di Donatella Ingardia, dirigente scolastica ed ex assessora dimissionaria, considerata vicina all’area politica del deputato regionale Stefano Pellegrino.
Ingardia aveva lasciato la squadra amministrativa a inizio giugno, assieme a Francesco Marchese. A sostituirli, Gaspare Di Girolamo e Giuseppe Lombardo, in un tentativo – poi rivelatosi infruttuoso – di ricompattare la coalizione di centrodestra. Scelta che ha provocato uno strappo con la Democrazia Cristiana, la quale ha preso le distanze dai due nuovi assessori.
Con il rientro di Ingardia, la Giunta comunale torna così al completo e risulta attualmente composta dal sindaco Grillo, dal vicesindaco Giacomo Tumbarello e dagli assessori Salvatore Agate, Ignazio Bilardello, Ivan Gerardi, Gaspare Di Girolamo, Giuseppe Lombardo e appunto Donatella Ingardia. A breve è attesa una rimodulazione delle deleghe assessoriali per adattare l’organigramma agli ultimi ingressi.
Nel frattempo, il centrodestra marsalese si è riunito per la seconda volta. All’incontro, svoltosi ieri, lunedì 30 giugno, hanno partecipato i rappresentanti locali di tutti i partiti della coalizione. Obiettivo dichiarato: costruire un progetto politico unitario in vista delle elezioni del 2026.
«La sfida – si legge nel documento congiunto – è quella di scrivere una nuova storia per Marsala, fondata su identità, responsabilità e radicamento nel territorio. Vogliamo restituire alla città un’amministrazione seria e concreta, vicina ai reali bisogni della comunità».
Un messaggio chiaro anche sul piano del metodo: «Serve un percorso condiviso, inclusivo e partecipato, capace di rilanciare Marsala nel sistema territoriale e nella politica regionale».
Fissato, inoltre, un nuovo incontro per lunedì 7 luglio, al quale saranno invitati anche soggetti civici e movimenti che vorranno contribuire al progetto.
La crisi amministrativa, dunque, resta apertissima. E mentre Massimo Grillo prova a blindare la sua Giunta, c’è già chi, compatta, accelera nella costruzione dell’alternativa.