La giunta regionale ha approvato il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2026-2028. Secondo quanto riportato nel Defr, la Sicilia ha registrato, negli ultimi tre anni, una crescita del Pil pari al 3,5%, un dato che supera sia la media del Mezzogiorno, ferma al 2,8%, sia quella nazionale, al 2%.
Il governo regionale ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti, annunciando l’intenzione di proseguire sulla strada delle politiche di sviluppo e degli investimenti. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato come l’economia siciliana stia continuando a crescere anche nel 2025 e ha ribadito l’impegno dell’esecutivo nel mettere in campo misure capaci di contrastare eventuali rallentamenti dello scenario economico globale.
Il documento, redatto dal Servizio statistica dell’assessorato dell’Economia, offre un’analisi approfondita dello scenario macroeconomico regionale. Particolare attenzione è stata riservata alla composizione della domanda e dell’offerta, con un focus sull’export e sulle direttrici di intervento adottate dal governo siciliano nei mesi passati, delineando anche le strategie per i prossimi anni.
Importanti miglioramenti si registrano anche sul fronte del disavanzo pubblico: dai 7 miliardi del 2018 si è passati a circa 900 milioni nel 2023, grazie a un recupero di oltre 3,1 miliardi di euro.
L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino ha spiegato che l’obiettivo ora è quello di capitalizzare sul cosiddetto “dividendo fiscale”, ovvero l’aumento delle entrate legato alla crescita del Pil, per potenziare la spesa produttiva e, in particolare, gli investimenti. Una strategia pensata per sostenere la crescita economica nel rispetto dell’equilibrio della finanza pubblica, puntando sull’effetto moltiplicatore tipico della spesa per lo sviluppo.