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giovedì, Marzo 28, 2024
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Brucia anche Montagna Grande

di Mario Torrente

Questa volta non ha bruciato la macchina mediterraneo, ma un vero e proprio bosco. Bellissimo e fitto. Con tanti alberi. Un patrimonio naturalistico divorato dalle fiamme. Le colonne di fumo, altissime quasi a sembrare un vulcano, si sono alzate da quello che fino a ieri era uno degli ultimi polmoni verdi della provincia di Trapani. Rimasto intatto per decenni. Ma il fuoco, una volta entrato nel bosco, ha iniziato ad aggredire gli alberi con loro alte chiome. Le immagini dell’inferno di fuoco da Montagna Grande hanno iniziato subito a fare il giro della rete, con le fiamme che si vedevano perfettamente dall’autostrada A 29, come in altre parti dell’hinterland, visto che questo promontorio si trova praticamente al centro della provincia di Trapani, guardando anche verso il Belice ed il Marsalese. I danni sono ingenti. Il rogo, partito ieri pomeriggio  sembra da località Casalmonaco, ha praticamente avvolto diversi versanti della montagna, che ha bruciato per tutta la notte. Canadair ed elicottero hanno dovuto sospendere i lanci non appena è arrivata la sera per poi riprendere le operazioni di spegnimento questa mattina. Il canadair ha fatto da spola tra l’incendio ed il lago Rubino, da dove caricava l’acqua da scaricare poi sul rogo.  I lanci sono continuati per tutta la mattinata. A terra le squadre di spegnimento dell’antincendio della Forestale.

Le fiamme, che sono riuscite a passare dai viali tagliafuoco, hanno avvolto diversi versanti della montagna, distruggendo il bellissimo bosco. Montagna Grande si estende per 1500 ettari di Demanio Forestale. L’incendio è stato molto vasto ed ancora non si ha il quadro certo dei danni. Ma di sicuro si tratta di una sciagura ambientale senza precedenti, considerata la vastità del bosco che circondava da un lato all’altro questa meravigliosa montagna. Bosco, tra l’altro, rimasto intatto per decenni. Fino a ieri. Un ennesimo scempio arrivato a soli due giorni dall’incendio di Monte Cofano che ha devastato il versante del golfo di Macari arrivando fino ad un tratto del sentiero costiero.

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