Erice, albero finisce sulla strada che porta al centro abitato

Domenica all’insegna del maltempo ieri in provincia di Trapani, dove la protezione Civile ha diramato un avviso di allerta meteo gialla che durerà per tutta la giornata di oggi. Ed a causa del forte vento un albero ieri ha ceduto finendo sulla strada che porta ad Erice.

L’albero, cadendo, ha invaso la carreggiata finendo lungo la strada che porta ad Erice, nei pressi della curva di Santa Maria della Grazia, praticamente poco prima del centro abitato. Fortunatamente al momento del cedimento non stava passando alcun mezzo. Sul posto sono intervenuti, coordinati dal responsabile comunale Peppe Tilotta, i volontari delle associazioni di Protezione Civile Humanitas ed Angeli del Soccorso, che hanno rimosso l’albero, liberando la carreggiata. Qualche mese addietro un albero aveva invece ha ceduto nella parte opposta, prima del cimitero dei Difali mentre il bosco di Erice continua a perdere pezzi, con le piante, appesantite dall’edera, che stramazzano per terra, come avvenuto di recente nel tratto tra porta Carmine e Porta Spada, poco sotto le mura Elimo Puniche. Si tratta dell’ennesimo episodio. Ormai il sottobosco, come i sentieri, sono pieni di alberi per terra. Ed altri presto potrebbero fare la loro stessa fine. Da anni si parla di un progetto per fare scattare una manutenzione  straordinaria del bosco di Erice grazie ad un finanziamento di 600 mila euro per mettere in campo interventi mirati per la salvaguardia dell’ultimo polmone verde del Monte, tra cui anche la pulizia ed il risanamento degli alberi anche per quel che riguarda le piante infestanti.  Ma il progetto, presentato a suo tempo dall’amministrazione comunale di Erice, non è ancora entrato nella sua fase operativa. E nell’attesa che partano i lavori, il bosco ericino, albero dopo albero, continua a perdere pezzi. Rischiando a compromettere un patrimonio naturalistico unico che meriterebbe di essere salvaguardato e valorizzando. Ed invece gli antichi alberi del Monte continuano a finire giù per terra.

Mario Torrente