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L’aggressione alle Canarie, Favignana si stringe attorno a Salvatore

Permangono gravi le condizioni del favignanese Salvatore Sinagra, 30 anni, vittima di una brutale aggressione in un bar di Lanzarote, nelle Canarie. Sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, è ricoverato all’ospedale di Las Palmas.

Dell’aggressore finora nemmeno l’ombra. Le autorità spagnole hanno avviato le indagini per far luce sulla vicenda e risalire al responsabile dell’inaudito episodio di violenza. A quanto pare Salvatore Sinagra, assieme a degli amici, stava giocando al calcio balilla all’interno del locale quando ha avuto un diverbio con un avventore. Nulla di grave. Almeno così sembrava perché poco dopo la persona con cui aveva avuto un diverbio, mentre il giovane fuori dal locale stava fumando una sigaretta, l’ha colpito con violenza, utilizzando forse un tirapugni e riducendolo in fin di vita.

Il padre, Andrea Sinagra, uno dei più noti pescatori di Favignana ed ex consigliere comunale, è volato in Spagna, chiedendo giustizia. “A mio figlio gli hanno spaccato il cranio e ancora non si sa chi è stato. In ospedale gli hanno asportato un pezzo di calotta, messo dei tubi di drenaggio e ridotto gli ematomi. Ora è in coma farmacologico”. Nell’isola spagnola il trentenne si era trasferito cinque anni fa rilevando una nota caffetteria a Lanzarote, ma aveva deciso di vendere il locale per far rientro a Favignana dove stava avviando un’altra attività.

Frattanto, la comunità egadina e l’amministrazione comunale si stringono attorno ai familiari del giovane. “Quanto accaduto – ha detto il sindaco Francesco Forgione – è un fatto gravissimo. Siamo vicini a Salvatore e alla sua famiglia in questo momento difficile. Chiediamo – conclude il primo cittadino – che tutte le istituzioni spagnole si attivino per far luce su questa vicenda e individuare i responsabili”.

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