Il NO netto contro il ridimensionamento dei reparti dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano e il suo conseguente declassamento si arricchisce di un altro capitolo della protesta popolare. Stamane dinanzi l’ingresso del nosocomio è tornato il gazebo del comitato “Orgoglio Castelvetranese Belicino” e del coordinamento delle associazioni del Belìce. I rappresentanti dei due organismi spontanei hanno incontrato una delegazione dell’associazione “La scatola del tempo” che opera nel campo dei pazienti oncologici. L’associazione ha consegnato numerose altre schede elettorali che si aggiungono a quelle che in questi mesi sono state raccolte dal comitato e dal coordinamento come forma di protesta contro il ventilato ridimensionamento dei servizi offerti dall’ospedale. Il piano dell’assessorato regionale alla salute prevede per l’ospedale di Castelvetrano il trasferimento di alcuni reparti, la riduzione di posti letto e la trasformazione di nove unità da Unità Operative Complesse a Unità Operative Semplici. In particolare, a essere trasferiti saranno i reparti di terapia intensiva di rianimazione, di oncologia, di anatomia patologica, di ostetricia e ginecologia, di pediatria, di farmacia ospedaliera oltre alla direzione sanitaria mentre altre unità come Chirurgia generale diventeranno da complesse a semplici. Nei fatti un depauperamento della offerta di assistenza sanitaria per tutto il comprensorio del Belìce, un bacino di oltre centomila abitanti. Nei mesi scorsi anche la CGIL ha preso posizione contro questa previsione e della questione è stato anche investito il Prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi perché si facesse interprete presso l’assessore Ruggero Razza delle preoccupanti ricadute che il riordino della rete ospedaliera avrà sul territorio belicino.
Protesta a supporto dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II”
Da due anni il Comitato “Orgoglio Castelvetranese Belìcino” si batte per evitare il ridimensionamento dell’ospedale di Castelvetrano.
