Pozzallo, denunciati sei bracconieri

Sei cittadini maltesi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per esercizio di attività venatoria in periodo di divieto. A scoprirli sono stati i funzionari doganali della Sezione operativa di Pozzallo e i militari della Guardia di finanza durante i controlli al porto, mentre i sei si stavano imbarcando su un catamarano diretto a La Valletta.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 500 chili di carne di cinghiale, già confezionata in 79 buste sigillate, insieme a 10 fucili da caccia, oltre 300 cartucce e 31 bossoli. Una quantità e una dotazione che hanno immediatamente insospettito gli agenti, portando alla denuncia dei trasgressori per caccia illegale.

L’episodio si inserisce nell’ambito dell’intensificazione dei controlli presso gli spazi doganali del porto di Pozzallo. Dall’inizio dell’anno, sono già stati eseguiti 52 accertamenti su movimenti transfrontalieri di valuta: in totale, sono stati intercettati 370.000 euro in contanti non dichiarati, con 9 persone sanzionate per aver superato il limite consentito di 10.000 euro senza la prevista comunicazione. I soggetti hanno usufruito dell’istituto dell’oblazione, pagando complessivamente oltre 5.200 euro.

Non solo caccia e valuta: i controlli hanno anche permesso di individuare sei persone in possesso di sostanze stupefacenti. Per loro è scattata la segnalazione alla Prefettura per detenzione illecita.

Le operazioni confermano l’attenzione delle autorità sul traffico illecito e sulla sicurezza alle frontiere marittime, in particolare nei porti di collegamento tra Sicilia e Malta.