Le tre domande della domenica con Arturo Safina

Al centro dell'intervista la manifestazione Trapani in photo ed il mondo della fotografia trapanese.

L’intervista ad Arturo Safina, il fotografo da anni impegnato nell’organizzazione di “Trapani in photo”, il Festival della fotografia che si sta tenendo in questo giorni in città tra mostre, incontri e iniziative in vari siti, a partire dal complesso San Domenico.

Arturo Safina, quest’anno Trapani In Photo ha tagliato il traguardo della dodicesima edizione. Un Festival che è andato crescendo sempre più affermandosi come un evento molto importante. Tracciamo un bilancio di questa manifestazione?

Abbiamo messo in programma tantissimi eventi, 9 mostre in 6 location, ed incontri con diversi autori di prestigio nazionali e locali come: Sandro Iovine giornalista e Dir. FPMag , Cosmo Laera fotografo e docente presso dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Antonella Pierno docente presso dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Sandro Scalia docente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Daniela Sidari Arch. e lettrice di fotografia Fiaf, Michele Di Donato fotografo e lettore di fotografia FIAF, Don Liborio Palmeri Dir. del Museo di Arte Contemporanea San Rocco di Trapani, Francesco Bellina Fotografo, Angelo Pitrone fotografo e docente di fotografia, Alessandro Ingoglia fotografo, Luca Safina fotografo, Mariano Bevilacqua fotofrafo, Silvia Amodio fotografo, Ugo Panella fotografo, Franco Carlisi fotografo regista.
Le mostre fotografiche messe in esposizioni per TrapanInPhoto sono di grande impatto culturale mettendo in risalto i nostri luoghi, architettura dei Palazzi Istituzionale, privati, monumenti e manufatti artistici realizzati dai maestri scultori, tutto questo assieme ai mass media e con i nostri media partner ha fatto si, che la città è informata degli eventi che sono programmati, e quindi abbiamo aguto un successo di pubblico locale, siciliano e turistico.

La collaborazione con le due accademie di belle Arti quella di Brera di Milano assieme a quella di Palermo è stato importante per la crescita del festival e dei giovani che si affacciano alla fotografia e alla cultua fotografica.


Trapani sembra davvero un grande set fotografico. L’associazione “I colori della vita” quest’anno ha portato in mostra delle foto che raccontano diversi monumenti e luoghi. E da queste immagini emerge il grande potenziale del nostro territorio, che per certi aspetti rappresenta un laboratorio fotografico a cielo aperto.

Alcune delle nostre mostre come ad esempio l’istallazione della “La Cattedrale del silenzio” ospitata alla Villa Margherita ha suscitato stupore e commozioni per quello che rappresenta l’opera di Alberto Burri il Grande Cretto, una memoria storica per il terremoto del 1968, anche l’stallazione “La Valle della Dea” a breve sarà esposta al Giardino degli Aromi a Casa Santa Erice, vuole valorizzare il territorio della valle Ericina e salvaguardarla dalla speculazione energetica solare ed eolica, questo potrebbe cambiare il paesaggio attorno ad erice.

Quale sarà il futuro di Trapani in Photo? Che progetti avete in cantiere?

Stiamo pensando e lavorando per un TrapanInPhoto con importanti nomi con argomenti di grande impatto sociale, serve la sensibilità e disponibilità delle Istituzioni, fondi e sponsor che credono a quello che facciamo, senza questi requisiti non possiamo rendere questa città la capitale della fotografia del meridione.

Ma.To.

(la foto in copertina di Arturo Safina è di Silvia Amodio)