Arriva una seconda sentenza del Giudice di Pace di Trapani che ha annullato le eccedenze relative a consumi per gli anni 2015 – 2016 e 2017 fatturate dal Comune di Trapani – Ufficio Acquedotto nella qualità di gestore idrico, ad una famiglia di due persone. I due coniugi, vedendosi recapitare diverse eccedenze hanno voluto vederci chiaro e, da una lettura dei metri cubi del contatore, acclaravano con ritrazione fotografica che non corrispondevano a quelli fatturati. Inviavano pertanto un formale reclamo al gestore idrico, allegando la foto del contatore, richiedendo quindi la verifica sia dei dati in loro possesso, il riscontro delle date lettura contatore che la funzionalità dello stesso. Non avendo ricevuto alcun riscontro dagli Uffici comunali decidevano pertanto di agire giudizialmente a tutela delle proprie ragioni. In sede giudiziale, il Giudice di Pace ha accertato l’incongruenza, l’inesattezza e la presuntività dei dati fatturati. In particolare, si legge nella motivazione: “l’amministrazione convenuta non ha documentato la corrispondenza tra consumo e lettura in ordine alle fatture impugnate e, in relazione alla distinzione tra le eccedenze di consumo di prima fascia e l’eccedenza di consumo di seconda fascia”. L’Avvocato Vincenzo Maltese, che ha acquisito diverse competenze nel settore idrico, e che assistito i coniugi spiega che le fatture emesse dal Comune in questione, non riportano le date certe delle letture dei contatori, bensì solo l’arco temporale che può andare dal gennaio al giugno o dal gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Mi auguro pertanto, conclude il legale, che tali indicazioni vengano recepite dagli Uffici comunali a partire dal corrente anno”.