Decreto Assessoriale in contrasto con normativa nazionale

Sarebbe in contrasto con la normativa nazionale e con la ragionevolezza. È il Decreto dell’Assessorato trasporti della Regione Siciliana che definisce le “Linee guida sulle modalità di rimborso dei titoli di viaggio del TPL ferroviario”. Federconsumatori Sicilia e Comitato Pendolari Sicilia ritengono inaccettabile la forma, e la sostanza, della decisione presa dalla Regione Sicilia in merito ai rimborsi spettanti ai viaggiatori che non hanno potuto sfruttare biglietti e abbonamenti a causa della pandemia. Il decreto siciliano è ritenuto in contrasto con quanto stabilito dal Decreto Rilancio del Governo, che ha validità nazionale. Infatti nel decreto nazionale non c’è accenno a termini entro cui presentare la richiesta di rimborso dei biglietti o degli abbonamenti non fruiti. Mentre il quello siciliano viene posto il termine del 31 dicembre prossimo. Nel decreto siciliano, poi, non è previsto alcun rimborso per le corse semplici né per gli abbonamenti settimanali, ma solo per i mensili e gli annuali. La modalità di rimborso, poi, solo in pochi casi è il denaro contante e quasi sempre è il voucher. A Federconsumatori e Comitato pendolari non è comprensibile il motivo per cui non siano rimborsabili gli abbonamenti settimanali e i singoli biglietti, e perché per il decreto assessoriale siano rimborsabili gli abbonamenti mensili fino a maggio e quelli annuali fino al 10 giugno, mentre in altre Regioni italiane come il Piemonte i rimborsi valgono fino a metà ottobre. Federconsumatori e il Comitato Pendolari stanno valutando la possibilità di trasmettere una segnalazione all’Autorità dei Trasporti ritenendo il decreto assessoriale siciliano una alterazione all’esercizio del diritto di rimborso in netto contrasto con la normativa nazionale.