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domenica, Dicembre 10, 2023
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Marausa (Misiliscemi), il relitto Brascia è stato issato dal fondale

Di Nicola Baldarotta

La seconda nave romana di Marausa, il cosiddetto relitto Brascia (dal nome dello scopritore), è stata issata a galla e, nel pomeriggio, saranno avviate le operazioni di trasporto verso la banchina del porto di Marsala dove sarà immersa in acqua dolce.

Il relitto di epoca romana è stato rinvenuto nel luglio del 2020 davanti alla costa di Misiliscemi, nel Trapanese. L’intervento complessivo è effettuato sotto la direzione degli archeologi dalla Soprintendenza del mare e ad opera di personale subacqueo specializzato dell’impresa “Vullo Antonio” di Favara, che si è aggiudicata i lavori per circa 500 mila euro, a valere sul “Patto per il Sud 2014-2020”.

Nel luglio 2020 la segnalazione della presenza di frammenti d’anfora e di resti lignei da parte del subacqueo Francesco Brascia consentì di localizzare a meno di 100 metri dalla battigia e a circa 2 metri di profondità, la presenza di un relitto di epoca romana. 

A Marausa, stamattina, sono intervenuti gli esperti della Soprintendenza del mare, della capitaneria di porto di Trapani, alcuni gommoni da lavoro privati e l’Open del cantiere. La nave è stata tirata dal fondale e adagiata su una struttura galleggiante. Dalle immagini sono visibili le boe della struttura. Ora va montata la struttura per mettere ulteriormente in sicurezza la nave.

C’è molto interesse attorno a questo secondo relitto: il suggerimento dei deputati trapanesi Ciminnisi e Safina, è quello di farla rimanere nel territorio di Misiliscemi dove potrebbe nascere una sorta di Museo del Mare. A marsala, come noto, nelle sale del Museo Baglio Anselmi, si trova esposto infatti il reperto denominato “Marausa 1”.

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