Si è svolta questa mattina, presso il cimitero comunale di Trapani, la cerimonia di commemorazione per i caduti di tutte le guerre.
Dopo l’alzabandiera, il prefetto, il sindaco di Trapani e le istituzioni militari hanno deposto una corona di alloro sull’altare dei caduti.
La commemorazione si è svolta presso il sacrario militare del cimitero di Trapani, dedicato ai soldati caduti nelle trincee della Prima Guerra Mondiale: giovani di un’età compresa tra i 17 e i trent’anni, nel conflitto del 15-18.
Tutti ragazzi con un futuro davanti che hanno deciso di difendere con la vita il proprio Paese. E oggi meritano di essere ricordati per ciò che sono realmente stati per l’Italia: eroi.
Un ricordo commovente, quello di stamattina. Che guarda ai caduti di tutte le guerre, partendo dalla Grande Guerra e senza dimenticare l’attualità. Perché le guerre non sono finite e sono diverse le popolazioni e tanti i Paesi del mondo che ogni giorno devono fare i conti con i conflitti e con le morti. Ed è anche a tutte le vittime delle tante guerre attuali, oltre alle vittime delle ultime alluvioni, che il vescovo di Trapani ha dedicato un ricordo, durante la sua omelia.
«Siamo tornati nel sacrario militare di Trapani pensosi e grati insieme – ha detto il vescovo -. Pensosi anche perché ognuno di noi è consapevole delle vittime delle guerre e delle tragedie atmosferiche in atto. Grati perché ogni vita spenta in questa terra ci appartiene, ci mette di fronte al mistero e ci provoca a scelte di civiltà di cui tutti siamo in qualche misura protagonisti».