di Mario Torrente
L’orologio di Palazzo Cavarretta è ancora spento. Le sue lancette sono ferme ormai da quasi un anno e mezzo. Ma già mesi prima funzionava male. Lo storico orologio ha smesso di segnare il tempo regolarmente nel periodo del covid. Tra un lockdown e l’altro. Tra una zona gialla, arancione e rossa. Tra i divieti, i distanziamenti ed i contraccolpi di una crisi non solo economica. Era il tempo della pandemia, quando tutto cambiò, a partire dal modo di vivere. Mentre in tanti andavo morendo. Altri hanno rischiato seriamente di lasciarci la pelle. E proprio in quei mesi molto tristi gli ingranaggi del grande orologio di Palazzo Cavarretta smisero di girare.
Da allora a Trapani è come se il tempo si fosse fermato. Del resto questi due grandi quadranti sopra le statue di Sant’Alberto, la Madonna e San Giovanni Battista, sono uno dei simboli della città. L’orologio ed il calendario dominano la Loggia con l’alto pennone della bandiera italiana nel meraviglioso palazzo dove il tricolore sventolò la prima volta il 30 gennaio del 1848. E dove aveva sede il Senato cittadino. Oggi è la “casa” del Consiglio comunale, il luogo della democrazia e delle libertà che appartiene a tutti i trapanesi.
Oltre ai due quadranti alti è pure fermo un altro pezzo di storia della città, l’orologio astronomico che si trova sopra porta Oscura, l’unica dell’originario nucleo abitativo di Trapani, risalente ai Cartaginesi, arrivata al giorni nostri. Antichissima. Da qui sono passati millenni di storia, molti dei quali scanditi dalla ultra secolare Torre dell’orologio, che è sicuramente uno dei tesori della città, un vero fiore all’occhiello. Peccato che nemmeno questo orologio funzioni.
Eppure anni addietro tutto il sistema venne rimesso a nuovo dalla ditta Gianformaggio. Fu così che dopo tanti anni nel 2011 gli orologi di Palazzo Cavarretta tornarono a segnare il tempo. E a pensarci bene i successivi anni furono un periodo tutto sommato non male per Trapani. Poi, durante la pandemia, iniziarono a non funzionare più a dovere e nel 2021 si fermarono definitivamente. Sembra che il malfunzionamento sia dovuto ai piccioni entrati nella torre dell’orologio che con i loro escrementi avrebbero finito col danneggiare il sistema che ne regolava il funzionamento. Sistema che, a quanto pare, si potrebbe ripristinare con un semplice intervento da poche migliaia di euro. Non stiamo parlando di chissà quali somme.
Intanto, mentre la città si illumina a festa per il Natale, i due quadranti di Palazzo Cavarretta continuano a restare spenti. E la sensazione è che il tempo in città si sia fermato in quel preciso momento. Un periodo, quello del covid che, in un modo o nell’altro, ha segnato tutto. E tutti. Chissà, forse quando le lancette di Palazzo Cavarretta torneranno a segnare il tempo Trapani uscirà dal torpore che la avvolge da un po’, riprendendo così il suo cammino. Al momento sembra tutto fermo. Così come i due quadranti dell’orologio e del datario. E la sera vederli al buio mette parecchia malinconia. Anche questo fa parte del potere degli orologi. Che segnano il tempo. Ma non solo.


