Un Parco alle porte di Trapani: ecco la proposta per l’area verde di via Salemi

L'area verde nei pressi della circonvallazione e della via Marsala, a Trapani, dove nei giorni scorsi si è tenuta un'iniziativa di piantumazione di alberelli organizzata dal M5S e che ha permesso di puntare i riflettori su quello che dagli abitanti della zona è chiamato il boschetto di via Salemi.

di Mario Torrente

L’iniziativa dei giorni scorsi dell’onorevole Cristina Ciminnisi, con la piatumazione di molti alberelli da parte degli attivisti del M5S, ha permesso di puntare i riflettori sul boschetto di via Salemi, area verde che potrebbe diventare un vero e proprio giardino alle porte del centro urbano.

L’iniziativa promossa dall’onorevole Cristina Ciminnisi nell’ambito della campagna nazionale del M5S, oltre a dare una nuova “casa” a 32 alberelli ed raccogliere un bel po’ di rifiuti abbandonati nel verde, ha anche permesso di puntare i riflettori su quest’area alle porte del centro urbano di Trapani, chiamata il “boschetto di via Salemi”. Una zona che avrebbe tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio parco. Basterebbe davvero poco: estendere la zona alberata fino a dove si può in direzione dello scorrimento veloce, mettere dei giochi per bambini, un po’ pali della luce, delle panchine e, perchè no, anche qualche tavolo per fare dei pic nic. Sempre che non si voglia stendere un bel telo nel prato verde e distendersi al sole. Tecnicamente si potrebbe già fare ora lungo gli oltre 900 metri di viale, dove ancora “resiste” parti della staccionata originaria, che dal lato via Salemi, precisamente da via Vicolo Vincenzo Di Girolamo, arriva fino alla via Marsala. Solo che strada facendo si incontrano cumuli di rifiuti. E servono interventi di manutenzione per dare una sistemata generale, come chiesto del resto, già nel maggio nel 2020, dagli abitanti della zona, che tre anni fa presentarono al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida una petizione con oltre duecento firme, proponendo, nell’ambito delle segnalazioni di più situazioni di degrado e abbandono, la realizzazione di un piccolo parco da intitolare a “Mauro Rostagno”, considerato che in questa zona c’è una strada che porta il nome del giornalista e sociologo ucciso dalla mafia. E oltre ad un sistema di videosorveglianza, l’illuminazione pubblica dei viali, giochi per bambini, maggiore pulizia, una più attenta cura dell’area per assicurarne il decoro ed una complessiva messa in sicurezza, i residenti aveva anche sollecitato la collocazione di più alberi per estendere la zona verde.

Intanto 32 piccole piante tra lecci, pini, roverelli, mirto, alloro e palme nane ieri mattina sono state messe a dimora nel terreno per iniziativa del M5S e dell’onorevole Cristina Ciminnisi, che armata di zappa e guanti ha anche aiutato a fare le buche ed a posizionare le piantine. A questo punto, per verderle crescere ci vorrà tempo, la giusta attenzione e soprattutto acqua durante i mesi estivi. A riguardo servirebbe una fontanella o un altro sistema di approvigionamneto idrico per permettere ai cittadini di buona volontà di annaffiare questi 32 alberelli. Perchè i trapanesi innamorati della loro città sono pronti a fare la loro parte, come dimostrato ieri mattina dagli attivisti del M5S che, con autentico spirito di servizio e voglia di fare qualcosa di concreto, oltre a piantare alberelli hanno anche raccolto tanti rifiuti abbandonati nel verde, riempiendo diversi sacchi di immondizia e trovando nel boschetto di via Salemi anche quello che assomigliava al telaio di uno scooter. Incredibile! Ma tra i viali ed in mezzo alla vegetazione ci sono ancora tanti cumuli di immondizia da togliere , a partire dagli sfabbricidi e dal materiale edile, abbandonato illegalmente ed incivilmente, che i volontari, come ovvio, non hanno potuto toccare.

Un buon inizio da parte dell’amministrazione comunale per dare un segnale di attenzione a questo piccolo polmone verde della città potrebbe essere la chiusura dei varchi delle vie Tosto De Caro, Rostagno e vicolo Vincenzo Di Girolamo in modo da non permettere ai mezzi di addentrarsi nei viali e scaricare la qualsiasi. E sicuramente qualche telecamera aiuterebbe a tenere sotto controllo gli accessi. Sarebbe già qualcosa nell’attesa che prenda corpo un vero e proprio progetto di recupero e valorizzazione del boschetto, magari nell’ambito del progetto Trapani Green per come prospettato dall’amministrazione comunale. Intanto, però, si potrebbe intervenire da subito chiudendo i varchi e mettendo un punto acqua per annaffiare gli alberelli. Così i cittadini trapanesi di buona volontà potranno dare una mano per fare crescere i 32 alberelli che in futuro potrebbero diventare il “cuore” del Parco “Mauro Rostagno”. Sarebbe un bel modo per ricordare chi ha scelto di essere trapanese, impegnandosi concretamente per migliorare davvero questa città.