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“Sì, sono stato io”, confessa l’aggressore di Salvatore Sinagra

“Sì, sono stato io. L’ho colpito, ero sotto l’effetto di cocaina”. Davanti al giudice, nel corso dell’udienza di convalida, il 25enne spagnolo, arrestato per l’aggressione subita dal favignanese Salvatore Sinagra di 30 anni, avrebbe confessato. La custodia cautelare è stata, pertanto, confermata senza cauzione.

La svolta nelle indagini è arrivata sabato sera, quando la Guardia civile ha fermato il giovane, residente a Lanzarote. Preziose sarebbero state le testimonianza raccolte dagli investigatori e le immagini estrapolate dalla telecamere che hanno ripreso l’episodio di violenza. Salvatore Sinagra è in coma farmacologico. “E’ grave, ma stabile”, ha detto il viceconsole italiano alle Canarie. “Ero pieno di cocaina, non riuscivo a controllarmi”, avrebbe tentato di giustificarsi l’indagato.

L’episodio di violenza davanti ad un bar di Lanzarote. A quanto pare Salvatore Sinagra, le indagini, tuttavia sono ancora in corso, assieme a degli amici, stava giocando al calcio balilla all’interno del locale quando ha avuto un diverbio con un avventore. Nulla di grave. Almeno così sembrava perché poco dopo la persona con cui aveva avuto un diverbio, mentre il giovane fuori dal locale stava fumando una sigaretta, l’ha colpito con violenza, utilizzando forse un tirapugni e riducendolo in fin di vita. “A mio figlio gli hanno spaccato il cranio”, ha detto il padre Andrea Sinagra uno dei più noti pescatori di Favignana ed ex consigliere comunale. Alle Canarie il trentenne si era trasferito cinque anni fa rilevando una nota caffetteria a Lanzarote, ma aveva deciso di vendere il locale per far rientro a Favignana dove stava avviando un’altra attività.

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