Quella dei vigili del fuoco di Pantelleria è una storia di precarietà logistica che si protrae da tempo e che condiziona pesantemente il servizio antincendio aeroportuale e il soccorso tecnico urgente.
Da anni si attende dall’ENAC il completamento dei lavori di ristrutturazione della sede Aeroportuale dei Vigili del fuoco, interrotti a causa di inadempienze dell’impresa appaltatrice, e mai più ripresi.
Da allora i Vigili del Fuoco sono ospitati in locali dell’Aeronautica Militare e della Marina Militare non idonei al servizio antincendio e gravemente carenti sotto il profilo della salute e sicurezza del personale.
Sin dall’inizio di questa vicenda il CONAPO – sindacato autonomo dei vigili del fuoco – è stato presente ed è intervenuto ripetutamente per sollecitare tutti gli Enti preposti ad accelerare l’iter di ristrutturazione per restituire ai vigili del fuoco la sede di servizio sull’isola di Pantelleria.
Per questo il CONAPO ha interessato direttamente il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, da cui dipendono gli aeroporti e l’ENAC – l’ente nazionale per l’aviazione civile – che si deve far carico del problema.
Finalmente, con una missiva indirizzata al sindacato, il capo di gabinetto del ministro Salvini ha trasmesso il riscontro fornito dall’ ENAC dal quale si evince che è in corso una procedura per il riappalto delle opere di ristrutturazione del distaccamento aeroportuale e che “sulla base dell’attuale cronoprogramma si prevede la consegna dei lavori di ristrutturazione della caserma a partire dal terzo trimestre del corrente anno”.
Marco Piergallini – segretario generale del CONAPO – “esprimiamo soddisfazione per la comunicazione del ministero delle infrastrutture dalla quale si apprende che dopo anni di interruzione dei lavori, l’iter si è rimesso in moto. Continueremo a tenere alta l’attenzione del sindacato vigilando affinché i tempi non si allunghino. Soddisfazione anche da parte di Giampiero Randazzo – segretario CONAPO di Trapani – che ringrazia i vertici nazionali del sindacato per aver preso a cuore il problema di Pantelleria”.