di Chiara Conticello
Prosegue ormai da una settimana la protesta di Coldiretti davanti palazzo d’Orleans, con un presidio permanente davanti la sede della Presidenza della Regione Siciliana.
Una protesta che nasce dopo mesi ad attendere che la Regione facesse qualcosa per gli agricoltori che, invece, hanno ottenuto solo silenzio.
Adesso, però, gli agricoltori siciliani hanno deciso di scendere in piazza per essere ascoltati. Tra le richieste, quella di risorse per l’acquisto di foraggio e mangimi e di far arrivare il prima possibile i dieci milioni di euro stanziati dalla Regione per gli allevatori.
E poi c’è il problema della grave siccità che in questi mesi sta colpendo la Sicilia, con animali che muoiono di fame e di sete, con campi bruciati e sempre più secchi. Una situazione che ha fatto perdere oltre il 70 per cento di grano e fieno e ha prodotto ortaggi e frutta secchi.
«In questi giorni – aveva detto Coldiretti Sicilia una settimana fa – stanno arrivando bollette con importanti stellari: si parla di 32mila euro per campi sempre più secchi. Anni di emendamenti, riunioni, commissioni che non hanno portato a nulla. Anche gli aiuti indicati dal Governo regionale non serviranno se non arriveranno subito che è la parola chiave per salvare il salvabile. Incrementare carte su carte non è un aiuto bensì aumenta le difficoltà di tutti i comparti».
Intanto la Regione sembra che stia finalmente ascoltando la richiesta di aiuto degli agricoltori e questa mattina si è riunito il tavolo politico con tutta la Giunta, motivo per cui a Palermo oggi sono arrivati tantissimi lavoratori da tutta la Sicilia, in attesa dell’esito dell’incontro e soprattutto in attesa di aiuto.