Allarme droga, l’appello del deputato Dario Safina

Una lettera aperta, un appello accorato, ma anche un richiamo alla responsabilità. Il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina lancia un messaggio chiaro ai sindaci della provincia di Trapani: «Destinate subito il 5% delle entrate di bilancio dei distretti sociosanitari alla lotta alle dipendenze. È un dovere morale, oltre che una possibilità concreta prevista dalla legge regionale».

Safina parte da un dato allarmante: le dipendenze – da droghe e alcol – stanno colpendo sempre più giovani, spesso giovanissimi. «Ogni giorno perdiamo pezzi di futuro – scrive –. Ragazzi di 14 anni si avvicinano alle sostanze, le segnalazioni aumentano, e il mercato, legale e illegale, è inarrestabile».

I numeri confermano la gravità dell’emergenza. Solo nei primi mesi del 2025, in provincia di Trapani sono già state registrate oltre 400 segnalazioni per uso di droga. Nel 2023 erano state 500 le segnalazioni complessive. E la fascia d’età più colpita è quella adolescenziale. A crescere è anche il numero di utenti presi in carico: da poco più di quattromila nel 2022 a oltre cinquemila nel 2023. Preoccupano soprattutto le nuove droghe sintetiche e il crack, venduto a prezzi bassissimi, e la facilità con cui circolano nonostante i controlli. Non va meglio sul fronte alcol. A Trapani, il 18% dei giovani tra i 18 e i 24 anni è considerato un consumatore a rischio. Il dato più scioccante riguarda gli adolescenti: il 4% degli undicenni consuma alcol ogni giorno. Contro questo scenario, Safina richiama l’attenzione su una norma approvata lo scorso ottobre all’Assemblea regionale siciliana.

«Grazie a un mio emendamento – spiega – i distretti sociosanitari possono destinare fino al 5% delle entrate per finanziare interventi previsti dalla legge: prevenzione, sportelli di ascolto, campagne di sensibilizzazione e percorsi nelle scuole».

Infine, l’appello ai sindaci: «Fate vivere questa norma. Investire in prevenzione vuol dire dare speranza. Non possiamo lasciare che i mercanti di morte rubino i sogni dei nostri figli. Agite oggi, non domani».