«La cosa più difficile che ho incontrato nella gestione dell’Asp di Trapani è stata dovere convincere i deputati regionali che nei concorsi vincono i migliori. Siamo stanchi delle raccomandazioni». Parole del riconfermato Commissario straordinario dell’ASP di Trapani, Vincenzo Spera, pronunciate ad un convegno sulla sanità che s’è tenuto a Siculiana, in provincia di Agrigento.

Parole che non hanno lasciato indifferente la deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, che ha invitato Spera a fare nomi e cognomi davanti ai magistrati. «Bene fa il commissario straordinario dell’ASP di Trapani, Vincenzo Spera, a denunciare pressioni e raccomandazioni da parte dei deputati regionali – afferma Ciminnisi in una nota alla stampa -. Non sono sufficienti, però, uno sfogo pubblico e una denuncia generica, che rischiano di gettare ombre anche su chi esercita il suo mandato con disciplina e onore nell’interesse della collettività. Non dimentichi che è un funzionario pubblico e che, quindi, ha una precisa responsabilità. Sia conseguente, faccia nomi e cognomi, e racconti nel dettaglio chi, quando e come ha fatto pressioni per assunzioni o raccomandazioni, e lo faccia nelle sedi opportune, davanti ad un magistrato».

Poi la riflessione etica e politica della deputata trapanese del M5S sulle parole di Spera: «Una dichiarazione, cristallizzata dalla TV RMK di Agrigento, carica di pesanti implicazioni politiche ed etiche – aggiunge Ciminnisi – che non può cadere nel vuoto, tanto più perché riferita in particolare a pressioni che Spera avrebbe ricevuto da deputati regionali. Lo diciamo da sempre, lo abbiamo ribadito con ancora più forza negli ultimi mesi con la politica regionale paralizzata sulla spartizione delle poltrone. Ora apprendiamo da Spera che certa politica vuole mettere le mani pure sulle prestazioni sanitarie. La vita e la salute delle persone devono essere affidate ai migliori: fuori la politica dalla sanità».