L’ARS nella seduta del 18 dicembre 2021 ha rinviato ancora una volta le elezioni di secondo livello negli Enti di area vasta, previste per il mese di gennaio del 2022 e spostate in data successiva “non oltre il 31 agosto 2022”. Contemporaneamente è stata però approvata una norma transitoria che limita i poteri dei Commissari Straordinari dei Liberi Consorzi Comunali che potranno svolgere solo le funzioni dei Presidenti di tali Enti, mentre le funzioni dei Consigli dei Liberi Consorzi verranno svolte da un organo di nuova costituzione rappresentato dalle Assemblee dei Sindaci dei Liberi Consorzi Comunali, con compiti molto importanti in tema di indirizzo politico e di approvazione dei bilanci dell’Ente.
Un tentativo di ristabilire una certa parvenza di gestione democratica. Però – specifica in un comunicato il commissario straordinario Raimondo Cerami – la divisione dei poteri tra due organismi, uno commissariale, l’altro di indicazione normativa, secondo Cerami può rappresentare un serio pericolo di compromettere definitivamente il funzionamento degli Enti di area vasta che, va ricordato operano in regime di “prelievo forzoso” da parte dello Stato , che ha determinato una sensibile riduzione delle risorse economiche (nell’ordine di svariati milioni di euro all’anno) che hanno giocoforza limitato i servizi alla comunità amministrata.
A ciò va aggiunto anche il problema della cristallizzazione della dotazione organica che ha impedito alle ex Province siciliane qualsiasi capacità di assunzione, nelle more che si completasse la legge di riforma.