Sono circa settanta gli uccelli ritrovati morti nella zona industriale di Trapani. A ritrovarli è stato un lavoratore che, poi, ha pubblicato una foto sui social per segnalare una situazione al limite dell’assurdo.
Non si ha la certezza, ma potrebbero essere morti a causa dei giochi pirotecnici diffusi nella notte di San Silvestro. Così come le centinaia di cani e gatti che, secondo i primi dati, sono morti di crepacuore e di paura nella notte che ha diviso il 2023 dal 2024.
«I fuochi d’artificio, con le loro esplosioni colorate e rumorose – ha spiegato Silvana Piacentino, direttrice della Riserva Regionale Saline di Trapani e Paceco gestita dal WWF Italia – sono percepiti dalla fauna selvatica come un pericolo e una minaccia e, di conseguenza, hanno un impatto negativo su di essi. Questo è causato ovviamente dalla soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile che hanno gli animali rispetto a quella umana. Per la fauna selvatica, i fuochi d’artificio, soprattutto se continui e prolungati, rappresentano un disturbo causato dall’uomo che possono generare diversi effetti. A differenza del rumore continuo, come il traffico o i rumori prodotti da altre attività a cui gli uccelli si abituano, gli stimoli acustici dei giochi pirotecnici generano forti reazioni. E così, si assiste a fughe di masse improvvise, con l’abbandono del nido e l’interruzione della cova delle uova durante il periodo riproduttivo. E poi c’è il volo indotto dal panico che produce diversi effetti negativi sugli uccelli che possono essere indotti a compiere errori letali con impatti con recinzioni, veicoli, case, fili elettrici e vetrate. Tradizionalmente, i fuochi di artificio venivano accesi per festeggiare l’inizio del nuovo anno o durante le feste patronali ma è ormai alla vista di tutti che, negli ultimi anni, c’è un progressivo aumento dell’uso privato dei cosiddetti botti. È corretto che i Comuni emettano le ordinanze di divieto, specialmente in precisi periodi dell’anno, ma è altrettanto verso che molte volte queste disposizioni non vengono rispettate. L’invito, quindi, non è solo rivolto alle Amministrazioni locali su cui ricade o confina l’area protetta – ha detto, concludendo, Silvana Piacentino – ma anche alla sensibilità dei cittadini per cessare, una volta per tutte, l’utilizzo dei fuochi d’artificio in forma privata, affinché quello che è successo nella notte di San Silvestro appena passata, non avvenga più».