Da una donna morta all’Ingrassia di Palermo dopo essere stata otto giorni in barella, alle altre criticità che affliggono la sanità siciliana.
Feste natalizie in corsia per il politico palermitano che questa mattina in conferenza stampa ha puntato il dito contro il governo regionale e nazionale.
«C’è una sanità che è andata in tilt – ha detto Faraone -. Il pronto soccorso è un luogo che ormai ospita pazienti anche per otto giorni: ci si muore lì dentro. La sanità pubblica è andata in tilt e Schifani non fa nulla per migliorare la situazione».
Faraone sottolinea il gap che c’è tra la sanità siciliana e quella delle regioni del Nord Italia, «ecco perché la gente va a curarsi fuori dalla nostra isola» dice capogruppo di Italia Viva alla camera.
«Nell’immediato – ha dichiarato Faraone – bisogna investire risorse economiche. Fino ad oggi abbiamo solo registrato tagli. Quello che si sta verificando è che le sanità delle regioni del Nord, che hanno i soldi, continuano a sommare risorse della Regione a risorse che lo Stato trasferisce. La Regione Sicilia è in piano di rientro da diciotto anni. Significa che le casse sono vuote e gli viene negato qualsiasi investimento».
E infine una parentesi politica su Schifani e chi lo sosterrà alla ricandidatura alla presidenza della Regione.