Le voci tra i fedeli si rincorrono tra stupore, incredulità e qualche sorrisino ironico. «In fondo anche loro sono uomini», dice qualcuno, facendo un’allusione generica. Sulla vicenda del prete, che in passato è stato parroco a Trapani e successivamente ad Alcamo, infatti si sa ancora poco.
Sta di fatto che il sacerdote è stato raggiunto da un provvedimento disciplinare canonico a firma del vescovo Pietro Maria Fragnelli.
La sua identità non è stata resa nota. Secondo indiscrezioni che circolano soprattutto ad Alcamo, il destinatario della “misura” avrebbe 45 anni e sarebbe originario di Calatafimi-Segesta.
Vox populi, ovviamente.
Dalla Diocesi di Trapani, infatti, nessuna certezza.
Si sa soltanto che il vescovo di Trapani, in via cautelativa, ha proceduto a notificare un provvedimento disciplinare canonico ad un presbitero, precedentemente rimosso dal suo incarico di parroco dopo una segnalazione circa l’operato del parroco.
La disposizione restrittiva arriva in seguito ad un’indagine canonica avviata precedentemente dal Vescovo Pietro Maria Fragnelli attraverso un suo delegato esterno alla Diocesi.
Intanto, si attendono le valutazioni del Vaticano ma la decisione si è resa necessaria così da garantire, come ha fatto sapere l’ufficio stampa della Diocesi, “la serenità di tutte le parti coinvolte e la ricerca della verità dei fatti per il maggior bene di tutti, soprattutto delle persone fragili”.
(Lu. Tod.)
