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venerdì, Aprile 19, 2024
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Truffa ai fondi europei, coinvolta un’azienda marsalese

Una maxitruffa sui fondi agricoli all’unione europea è stata scoperta dagli investigatori del nucleo di polizia finanziaria di Palermo. Ventiquattro persone coinvolte, tra cui alcuni funzionari della Regione. Quattro si trovano in carcere, per gli altri il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Quattordici sono invece la imprese sequestrate, tra cui una cooperativa di Marsala “Lavoro, Produzione, Benessere”, che dovrebbe occuparsi di allevamento di suini. Secondo quanto emerso dalla indagini la società, riconducibile ai fratelli Giovanni Salvatore e Francesco Di Liberto, entrambi originari della provincia di Palermo, avrebbe ricevuto contributi per un totale di quattro milioni di euro per la realizzazione di un complesso agro industriale a Monreale. Il rappresentante legale della cooperativa, Marco Iuculano figura nell’elenco degli arrestati.  Secondo i militari delle Fiamme Giallei fratelli Di Liberto avrebbero messo su una “spregiudicata consorteria criminale”, finalizzata all’ottenimento in modo illecito, di rilevanti finanziamenti pubblici concessi dalla Regione con la connivenza di professionisti e del funzionario istruttore presso l’Ipa di Palermo, Filippo Cangialosi e di un altro imprenditore. Tra le persone finite ai domiciliari, l’ex sindaco di San Cipirello, Vincenzo Geluso, componente dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale all’Agricoltura, l’ex ispettore capo dell’Ipa, Antonino D’Amico e Giuseppe Taravella, ex rappresentante legale del consorzio agrario  di Palermo Scarl e in servizio presso l’Ispettorato dell’Agricoltura di Palermo

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