I carabinieri di Messina hanno sequestrato la presunta arma del delitto di Sara Campanella. La conferma arriva nel corso dell’autopsia eseguita sul corpo della giovane studentessa di Misilmeri.
L’arma è ora al vaglio degli inquirenti, che dovranno verificarne la compatibilità dalle risultanze mediche. A confermarlo, a margine dell’autopsia, l’avvocatessa Concetta La Torre, legale della famiglia Campanella: «Si dovrà accertare se si tratta effettivamente dell’arma che ha tolto la vita a Sara», ha spiegato ai cronisti presenti.
Intanto Stefano Argentino, il 27enne originario di Noto reo confesso dell’omicidio, resta detenuto nel carcere di Gazzi. Su di lui pende da quest’oggi anche il sequestro dell’appartamento in cui risiedeva durante l’anno accademico a Messina.
Un luogo che da ordinario spazio di studio si è trasformato, improvvisamente, in scena investigativa. I Ris o i periti nominati dal pm di turno, effettueranno nei prossimi giorni rilievi e accertamenti dattiloscopici e biologici, alla ricerca di qualsiasi elemento utile a ricostruire gli ultimi istanti di vita di Sara. Non è escluso che la presunta arma del delitto possa essere consegnata a un consulente esterno scelto proprio dal Pm, così come da prassi.
Nelle prossime ore, invece, Argentino dovrebbe incontrare per la prima volta il nuovo legale chiamato dalla famiglia, l’avvocato Stefano Andolina di Noto coadiuvato dall’avvocatessa Rosa Campisi di Avola. Difesa che ha poi nominato un proprio consulente per l’autopsia, il medico legale Giuseppe Bulla, anche lui originario di Siracusa. Il ruolo di consulente per la Procura di Messina è stato invece affidato alla dottoressa Ventura.
La studentessa è morta per dissanguamento poco dopo essere stata colpita alla gola, a pochi passi dall’università. La ferita, inferta con violenza e precisione, ha reciso la giugulare, provocando un’emorragia fatale. L’autopsia in corso chiarirà ogni dettaglio anatomico, anche se le cause del decesso appaiono già tristemente evidenti.
Nel frattempo, la salma di Sara tornerà domani nella sua terra, a Portella di Mare, frazione di Misilmeri. Nella chiesa delle Anime Sante, domenica sarà aperta al pubblico la camera ardente, dalle 10.30 del mattino e per tutta la notte. Lunedì mattina, alle 10.30, nella chiesa di San Giovanni Battista, si terranno i funerali presieduti dall’arcivescovo Corrado Lorefice.
Il sindaco Rosario Rizzolo ha proclamato il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta e un intero paese stretto nel dolore. Anche Messina renderà omaggio a Sara, come annunciato dal sindaco Federico Basile. “Rispetto del dolore” è proprio la richiesta della famiglia. Un ultimo saluto, con discrezione, senza clamore. Lontano dagli obiettivi delle telecamere.