Già agli arresti domiciliari e in attesa di sentenza, avrebbe continuato a spacciare cocaina: Salvatore Sansica, 66 anni, noto come “U Checcho”, è stato nuovamente arrestato dai carabinieri di Trapani.
A insospettire i militari è stato il continuo via vai di persone dall’abitazione dell’uomo. È così scattata una perquisizione, durante la quale il cane antidroga Ron ha fiutato dodici grammi di cocaina e materiale per il confezionamento. L’arresto è stato convalidato e Sansica è stato trasferito nelle carceri di Trapani.
Sansica era già coinvolto in una maxi operazione antidroga che aveva smantellato una rete di spaccio attiva nel centro storico di Trapani e nelle isole Egadi. Di recente, per quella vicenda, è stato condannato a 13 anni e 4 mesi di reclusione. Secondo quanto ricostruito da inquirenti e investigatori, era lui il vertice della cosiddetta banda di via Catito, che gestiva lo smercio di cocaina, hashish e marijuana, con rifornimenti nascosti persino nelle cassette di frutta dirette alle Egadi.
L’inchiesta era partita nel settembre 2019 con l’arresto di Gaspare Grignano, sorpreso con 24 dosi di cocaina. Durante l’interrogatorio, Grignano avrebbe confessato di trasportare la droga per conto di Sansica, del quale era diventato una sorta di “schiavo”, in cambio di pochi euro. Rivelò anche che la cocaina era destinata a Marettimo, dove avrebbe dovuto lasciarla al molo, seguendo precise istruzioni.
Da quelle dichiarazioni prese il via un’indagine che ha permesso ai carabinieri di ricostruire l’organizzazione e il modus operandi della banda, attiva senza sosta da ottobre 2019 a marzo 2021. Un gruppo a conduzione familiare, che si avvaleva anche della collaborazione di complici tunisini per lo spaccio al dettaglio.