Ore 7,49. La Sea Watch entrata nel porto di Trapani dopo una lunga crociera di avvicinamento per attendere l’alba e l’organizzazione dei soccorsi sul molo Ronciglio. A bordo della nave della ong umanitaria tedesca ci sono 455 migranti. Naufraghi: uomini, donne e bambini tratti in salvo in sei distinte e drammatiche operazioni in mare operate dalla Sea Watch al largo della coste libiche. Persone che erano in mare, in balia delle onde, da tre giorni. Ieri poco dopo le 18 l’assegnazione di Trapani come porto sicuro in cui operare lo sbarco.

Giunta in porto sono saliti a bordo volontari della Croce Rossa, medici della sanità marittima e aerea, personale medico e infermieristico dell’ASP di Trapani e afferente al progetto europeo I Care. Sul molo anche i dirigenti medici della polizia di stato. Obiettivo assicurare uno sbarco in sicurezza per i naufraghi e per il personale presente nell’area del molo Ronciglio. Il personale sanitario alle 10 del mattino ha cominciato a somministrare ai naufraghi il tampone rapido covid19. Man mano che i tamponi vengono processati i migranti vengono fatti sbarcare a cominciare dai minorenni, la gran parte non accompagnati da adulti.

Secondo le informazioni raccolte sul molo della banchina Ronciglio i minorenni, sono 194 tra cui 6 bambini. Questi ultimi accompagnati dalle madri che sbarcheranno per evitare la divisione dei nuclei familiari. Sono 36 le donne a bordo della Sea Watch. Tutti gli altri, uomini adulti, in una seconda fase, saranno condotti a bordo delle navi quarantena Splendid e Azzurra alla fonda, l’una di fronte la costa meridionale, l’altra della costa settentrionale della città di Trapani. Ormai parte costante dell’orizzonte sul mare Trapanese. Nel porto di Trapani anche volontari di Save the Childre, e personale dell’UNHCR. Al molo Ronciglio è arrivato e si è soffermato brevemente anche il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.
