di Mario Torrente
La pista ciclabile è pronta. Adesso è davvero tutta un’altra storia andare in bicicletta o passeggiare a piedi nel litorale di Custonaci con vista grande bellezza da un lato su Monte Cofano, dall’altro sul golfo di Bonagia e la montagna di Erice. Dopo essere rimasta dissestata ed in precarie condizioni per anni, la pista ciclabile che da Cornino arriva a Rio Forgia è stata finalmente recuperata.
I lavori, partiti nei mesi scorsi, sono stati ultimati e l’itinerario, dotato anche di impianto di illuminazione, sarà tenuto sotto controllo grazie alle telecamere. Questo angolo di costa non è più dunque “terra di nessuno” e si candida a diventare uno dei più bei itinerari della Sicilia occidentale, essendo agganciato al Golfo di Cala Bukuto, alla Riserva di Monte Cofano, al Golfo di Makari, a San Vito lo Capo per continuare verso lo Zingaro e Scopello. Luoghi da incanto che rappresentano in tutto e per tutto delle autentiche perle.
Tuttavia, resta da risolvere il passaggio lungo la foce del Rio Forgia, che permetterebbe all’itinerario di proseguire per lido Valderice e da qui, per il percorso ciclo pedonale costiero, fino a Bonagia. E da Bonagia per Erice e quindi per il suo immenso carico di natura, storia, miti e leggende.
Si tratta di un itinerario meraviglioso, da dove passa tra l’altro il Sentiero Italia del Cai. Solo che, soprattutto in inverno, quando il letto del fiume è pieno d’acqua non è possibile attraversare la foce: così chi arriva da lido Valderice non può passare nel lato di Custonaci per proseguire verso Cornino nella pista ciclabile nuova di zecca. E chi invece proviene dall’altro lato, dopo avere percorso i due chilometri, se il torrente non è asciutto, deve fermarsi o tornare indietro.
Nella migliore della ipotesi può tentare a passare dalla battigia. Ma non è detto. A volte l’acqua divide nettamente in due anche la spiaggia E può capitare che anche in primavera o in estate il Rio Forgia faccia il suo mestiere portando acqua al mare dall’entroterra: ieri, giornata di pioggia anche se a fine maggio, il torrente scorreva tra gli argini, basso, ma non comunque era possibile passare, salvo rischiare qualche scivolata. Scenario molto probabile anche in autunno e ad inizio della primavera. Ed anche la scorsa estate, in agosto, dopo le piogge eccezionale dei primi del mese, il fiume si riempì di brutto.
L’alternativa, in questi casi, è allungare lungo la strada provinciAle, la trafficatissima sp 20, la provinciale che collega Trapani con Custonaci e tante altre località, con tutto ciò che ne deriva per camminatori e ciclisti, che di fatto sono costretti a procedere a bordo carreggiata con macchine e camion che sfrecciano a poca distanza.
Per risolvere il problema, collegando la pista ciclabile di Cornino con il litorale di lido Valderice e Bonagia, andrebbe fatta una passerella pedonale tra i due argini. Un piccolo ponte di pochi metri per attraversare il Rio Forgia a prescindere dalla presenza di acqua o meno nel letto del fiume. Un’opera che appare davvero di non difficile attuazione e tecnicamente fattibile senza chissà quali costi. Almeno così si potrebbe dare un senso alla pista ciclabile messa a nuovo, che potrebbe continuare “al di là del fiume” piuttosto che fermarsi davanti alla foce di un torrente per pochi metri d’acqua.
Il rischio, in mancanza di un attraversamento rialzato tra gli argini, è che questo percorso ciclo pedonale faccia la stessa fine della pista ciclabile della via del Sale: anche lì due chilometri che non portano in nessun posto e che si ferma a pochi metri da un fiume, in questo caso il Lenzi Baiata. Ed anche in questo caso, per continuare a camminare e pedalare in tutta sicurezza, basterebbe un semplice attraversamento sul ponte della sp 21. Che non sembra un’opera di difficile attuazione. Come per la realizzazione di una passerella di pochi metri tra gli argini di un torrente.
Nella pista ciclabile della via del Sale è da più di vent’anni che si attende la continuazione del percorso con un apposito attraversamento. In quella di Cornino, che adesso si può definire un percorso pedonale a tutti gli effetti, quanto si dovrà aspettare prima di realizzare una semplice passerella rialzata di pochi metri?


