Sicilia, la Regione autorizza l’invio di rifiuti all’estero

di Serena Giacalone

Dopo quasi tre mesi dall’ultima autorizzazione, la Regione Siciliana ha nuovamente dato il via libera agli invii di rifiuti all’estero. Il provvedimento è stato firmato il 31 maggio da Francesco Arini, dirigente referente del ministero per l’Ambiente per le spedizioni transfrontaliere. Questa è la prima procedura approvata dopo la presentazione dell’aggiornamento al piano regionale dei rifiuti da parte del governo Schifani. Prima che diventi operativo, il piano dovrà superare la valutazione strategica ambientale.

L’autorizzazione prevede l’invio di rifiuti non differenziati in Grecia, per un totale di 15.000 tonnellate provenienti dall’impianto di Termini Imerese, di proprietà di Rekogest con sede legale a Milano. I rifiuti, presentati sotto forma di ecoballe, saranno trasportati dal porto di Gioia Tauro in Calabria a Salonicco, per poi essere trattati presso l’impianto Eco Trans Ltd a Neochorouda, prima di essere destinati al recupero energetico presso lo stabilimento della Heracles General Cement Company.

Il governo Schifani vede la soluzione alla gestione dei rifiuti nella realizzazione dei termovalorizzatori a Catania e Palermo, per un investimento di 800 milioni di euro di fondi statali. Tuttavia, prima che diventino operativi, dovranno superare iter autorizzativi e di affidamento dei lavori e della gestione, con possibili ostacoli e ricorsi legali da parte di chi ritiene possano violare le direttive europee sulla transizione ecologica.

Fino all’operatività dei termovalorizzatori, la Sicilia dovrà continuare a fare affidamento sugli impianti esterni per lo smaltimento dei rifiuti, con costi elevati. I Comuni, rappresentati dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), chiedono al governo Schifani di mantenere la promessa di fornire fondi per coprire l’aumento dei costi dei servizi locali.