Agenti della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani hanno intercettato 14 involucri di carta stagnola contenenti sostanza stupefacente, probabilmente hashish e marijuana, che erano destinati a un detenuto attraverso un pacco recato dai familiari durante un colloquio. La droga, presumibilmente hashish e marijuana, è stata trovata a seguito di un’attenta e scrupolosa perquisizione sugli indumenti introdotti dal padre di un detenuto. Gli involucri erano nascosti all’interno del cinto di tre pantaloni, in alcuni casi abilmente cucito a macchina. Il rinvenimento conferma due aspetti. Da un lato il costante e ripetuto tentativo da parte di alcuni detenuti di introdurre piccole quantità di stupefacenti volte ad alimentare traffici illeciti; dall’altro efficacia dei controlli messi in atto nel carcere di Trapani per contrastare proprio questi traffici talvolta alla base di dissidi interni tra detenuti e motivo di turbativa della popolazione carceraria. Il ritrovamento della droga ha portato la polizia penitenziaria, ritenuto ignaro di quanto trasportava il padre del detenuto, ad estendere una perquisizione domiciliare a casa del fratello. Intuizione investigativa puntualmente riscontrata, in collaborazione con i carabinieri, con il ritrovamento di altra droga e di un bilancino di precisione.