Pizzo ai calessi per turisti, quattro arresti a Siracusa

Controllavano il centro storico di Ortigia come fosse cosa loro. Imponendo il pizzo ai commercianti e persino ai titolari dei servizi turistici con gli Ape calessini. Il tutto con metodi mafiosi: minacce, violenze, estorsioni, armi e perfino esplosivi.

Quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia etnea ed eseguite dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza. In cella sono finiti Orazio Scarso – ritenuto al vertice del clan Bottaro-Attanasio – Claudio Guzzardi, Christian Fontana e Andrea Sapienza.

Secondo le indagini, partite nel 2021, il gruppo avrebbe instaurato un clima di terrore nel cuore pulsante del turismo siracusano. Pestaggi, minacce e intimidazioni sistematiche contro commercianti e imprenditori. Un’organizzazione criminale strutturata, con tanto di “servizio recupero crediti” per conto terzi, a suon di botte e pistole puntate in faccia.

Il blitz ha portato anche al sequestro di beni mobili, immobili e attività commerciali per un valore complessivo superiore al milione di euro. In mano all’amministrazione giudiziaria anche somme in contanti per quasi 40mila euro, oltre a hashish, cocaina e un arsenale che comprendeva pistole, fucili e materiale esplosivo ad alto potenziale.

Ventisei gli indagati complessivi. Il territorio – spiegano gli inquirenti – era sotto il dominio assoluto del clan, che agiva con ferocia anche in presenza di donne e bambini. La parola d’ordine era una sola: paura.