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Le tre domande della domenica a Valeria Campo

L'intervista del fine settimana alla referente trapanese di Plastic Free, Valeria Campo

La giovane Valeria Campo è da poco diventata la referente di Plasic Free a Trapani. Con lei abbiamo parlato dell’associazione, delle attività future e di cosa fare per rispettare l’ambiente…

  1. Valeria Campo, giovane trapanese impegnata nell’associazionismo e nel volontariato e adesso anche la referente di Plastic Free a Trapani. Quali sono gli obiettivi di questa associazione?

L’obiettivo principale è quello di mettere in campo azioni a tutto tondo per il contrasto dell’inquinamento da plastica. Si va dall’organizzazione di eventi di pulizia ambientale agli appuntamenti di sensibilizzazione nelle scuole. E poi ci sono le azioni di salvataggio, cura e riabilitazione delle tartarughe marine vittime dell’incuria dell’uomo.

  1. Quali, invece, sono le iniziative che hai in mente di organizzare per il territorio trapanese?

Come prima cosa vorrei far conoscere meglio la struttura della Onlus e le sue modalità operative. Il motto è: “il tempo da dedicare lo decidi tu”. Non c’è infatti un limite al numero di referenti che un Comune può avere. Ciò rende il lavoro più equamente distribuito e lascia il giusto spazio alle inclinazioni personali. Spero quindi che i curiosi non siano timidi e si facciano avanti per conoscere meglio questa realtà.

Le iniziative che intendo realizzare, almeno nel primo periodo, saranno eventi di pulizia ambientale (i cosiddetti clean up). Ne esistono di vario genere: clean up dedicati a punti circoscritti, lunghe passeggiate ecologiche, eventi dedicati alla raccolta dei mozziconi di sigaretta e finanche eventi di diving, i quali vedono operare contemporaneamente volontari sulla costa e subacquei in mare.

Il mio sogno nel cassetto? Un evento di valorizzazione dell’Ospizio Marino Pepoli e della zona del Ronciglio nella sua interezza, che chiami a raccolta e veda cooperare tutte le associazioni del territorio interessate ai temi dell’ambiente e del patrimonio.

  1. Ognuno di noi può fare tanto per l’ambiente. Quali sono i consigli nella vita di tutti i giorni che ognuno può mettere in pratica?

Il consiglio più importante che mi sento di dare a chiunque voglia avviare un processo di cambiamento delle proprie abitudini è di non ambire immediatamente al massimo risultato. Sembra cinico da dire, ma personalmente la reputo una pericolosa abitudine poiché offre molto combustibile per la nostra frustrazione.

Un buon primo passo potrebbe essere quello di iniziare con un’analisi dei propri rifiuti domestici: monitorando ciò che conferiamo nella plastica e ciò che non riusciamo a differenziare possiamo creare una mappa davvero onesta delle nostre abitudini. Sarà più facile, dopo, individuare il punto da cui far partire il cambiamento desiderato.

Chiara Conticello

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