Alfio La Rosa: «Trend ancora in salita suscita preoccupazione»
Continua a crescere l’indebitamento pro capite dei siciliani, salito di quasi il 2% dai 6.605 euro di dicembre 2017 ai 6.727 di giugno 2019. Lo conferma l’ultima elaborazione di Federconsumatori Sicilia sui dati della Banca d’Italia, segmentati per Provincia e per tipologia di indebitamento. La Provincia di Trapani fa registrare a giugno 2019 un indebitamento pari a 2 miliardi e 529 milioni di euro, a fronte dei 2 miliardi e 489 milioni del dicembre 2017 (40 milioni di euro in più), pari a 5.849 euro pro capite (a fronte dei precedenti 5.756 euro). Anche a metà 2019 la Provincia con più debiti è Palermo (9.454.000.000 di euro in totale), con un indebitamento pro capite pari a 7.502 euro. Stessa cifra pro capite per Catania, che ha un debito provinciale complessivo di 8.326.000.000. I meno indebitati in Sicilia sono gli ennesi, con un pro capite di 4.367 euro e un complessivo di 726.000.000, mentre l’unica provincia dove l’indebitamento pro capite e complessivo scendono, ma di pochissimo, è Caltanissetta: 5.176 euro e 1.379.000.000 rispettivamente, con un calo di appena 4 euro pro capite e un milione per la Provincia. Il 51% dei debiti viene contratto per stipulare un mutuo casa, mentre il credito al consumo cresce ancora fino a quasi il 37%, e gli altri prestiti pesano per il restante 12%. Catanesi e palermitani si indebitano soprattutto per il mutuo (entrambi sopra il 54%), ennesi, agrigentini e trapanesi soprattutto per il consumo (rispettivamente 44%, 43% e 42%). Allarmante che, a fronte di un indebitamento per mutui in crescita lenta, il credito al consumo continua a galoppare in Sicilia: anno su anno, dal 2015 al 2018 è cresciuto del 3,5%, 4,7%, 4,6% e, infine, a giugno 2019 è ancora cresciuto di un ulteriore 5,5%. Questi debiti contratti per pagare i consumi sono sempre più nei confronti delle banche e sempre meno nei confronti delle società finanziarie. «La situazione debitoria dei siciliani peggiora di anno in anno e questo trend, che non accenna ad arrestarsi, inizia ad essere molto preoccupante – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia Alfio La Rosa -. Ci allarma soprattutto la crescita del credito al consumo: i siciliani non hanno più soldi per le spese ordinarie». Il tasso di deterioramento dei prestiti concessi alle famiglie siciliane, pur scendendo dall’1,8% all’1.6%, resta il più elevato tra le regioni italiane. Il tasso di deterioramento del credito misura la quantità dei crediti che i debitori non riescono a ripagare regolarmente o completamente. Ciò vuol dire che in Sicilia è ancora più difficile che nel resto del Paese onorare i propri debiti. «Come associazione di tutela dei diritti dei consumatori – conclude La Rosa – non possiamo fare altro che invitare i cittadini a rivolgersi ai nostri sportelli per usufruire del Servizio Trasparenza, per controllare la regolarità dei contratti di finanziamento stipulati negli ultimi 10 anni dal singolo utente. Non sempre, infatti, banche e finanziarie applicano i tassi di interesse e i costi previsti dalla legge».