A Trapani la situazione è decisamente migliorata. Sarà un caso ma dopo l’arrivo di Emanuele Barbara come assessore allo sport le cose stanno prendendo una piega diversa. Qualcosa da sistemare, però, c’è ancora.
La palestra “Salvatore Cottone” di via Tenente Alberti è stata più volte vandalizzata. Si trova in una situazione pessima. È stato divelto il parquet, rubati gli spalti in alluminio, distrutto porte, infissi, danneggiato tutto ciò che si poteva e per finire lo scorso settembre era stato appiccato un incendio all’interno. Quella struttura fu teatro delle imprese della Pallacanestro Trapani negli anni 80 con la scalata in Serie B. Qualcosa pare si stia muovendo: circa 10 giorni fa il Comune di Trapani ha firmato un accordo con il Libero Consorzio di Trapani. L’ex provincia, infatti, ha espresso l’intenzione di acquisire, nello stato di fatto in cui si trovano, gli impianti sportivi “Salvatore Cottone” e l’ex “Eugenio De Rosa”.
Nella lista dei beni del Libero Consorzio, completamente ferma e bisognosa di numerosi lavori esterni c’è la piscina provinciale presente presso lo stadio. Accanto la Curva Nord, presente anche una palestra chiusa da anni. Entrambe sono all’interno dello stadio ma fuori dalle competenze della società di Valerio Antonini.
Riguardo l’impianto Roberto Sorrentino, il Comune di Trapani ha pubblicato un nuovo bando di gestione dopo la scadenza del precedente. L’impianto ha bisogno di numerosi investimenti. I campi andrebbero completamente rifatti: si tratta di un sintetico molto anziano che in alcuni punti indispensabili è stato sostituito. La struttura ha bisogno di uno svecchiamento con alcuni muri da sistemare ma solo il costo della completa rizollatura è molto alta. Alcuni fari non si accendono impedendo l’utilizzo del campetto di calcio a 5, importante per le categorie più piccole. Anche nel campo principale a 11, la metà dei fari non si accende ma ciò non pregiudica le partite. Nonostante tutti questi problemi, la struttura viene utilizzata giornalmente.
La palestra dei Cappuccini nel cuore del porto di Trapani è in disuso ormai dal 2017. Adesso non rimane più nulla perché saccheggiata dai ladri. Diverso tempo fa, tramite la collaborazione di alcuni cittadini con il Comune, era stato collocato un cancello affinché si potessero attenuare vicende di microcriminalità. Purtroppo, non è bastato. Potrebbe essere demolita.
Tutta l’area, infatti, fa parte dell’ex plesso scolastico “Buscaino Campo”, dove nel futuro prossimo sorgerà la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri con il Comune di Trapani che ha già restituiti al Demanio dello Stato, legittimo proprietario dello spazio. Una palestra che, quindi, dovremmo perdere definitivamente.
I campetti di viale Marche, situati vicino al quartiere di Sant’Alberto a Trapani e noti come “gialli” per via del colore della loro recinzione, rappresentano una grande delusione per gli appassionati di sport e per gli abitanti della zona. Questi spazi sportivi comunali, dotati anche di locali e spogliatoi, sono stati lasciati in uno stato di abbandono e degrado.
In passato, i campetti erano gestiti da associazioni sportive locali che li mantenevano attivi e funzionanti, offrendo un luogo di ritrovo e di attività sportiva in un’area già carente di spazi pubblici per lo sport e la ricreazione. Oggi, però, regnano abbandono e incuria, privando la comunità di un’importante risorsa.
Il recupero di questi impianti potrebbe restituire alla comunità un luogo prezioso per il gioco e lo sport, migliorando la qualità della vita nel quartiere. Sarebbe un passo significativo verso la riqualificazione urbana e il benessere sociale.
A Misiliscemi, infine, il campo sportivo di Bonacerami è fatiscente e senza le autorizzazioni. In disuso da quando si è insediato il commissario Burgio, il campo è stato di abbandono. È l’unica grande struttura presente a Misiliscemi. È oggetto di finanziamento di 618 mila euro su un progetto redatto dal Comune di Trapani prima della separazione. A settembre 2023, però, il colpo di scena: la struttura è talmente in pessime condizioni che la Regione Siciliana ritira il finanziamento però insufficiente a rimettere in sesto il campo di Bonacerami.
Troppe opere incompiute: troppe occasioni perse. Lo zona del trapanese potrebbe rivivere grazie allo sport ma siamo costretti a testimoniare, invece, la morte di numerose società sportive. Senza un campo dove allenarsi, lo sport muore.