Polveriera carceri. Ancora tensione al Pietro Cerulli di Trapani. Ieri sera, a quanto pare duecento detenuti del reparto Mediterraneo non volevano far rientro in cella. L’ atmosfera è subito diventata incandescente a tal punto che il comandante ha ritenuto opportuno mantenere in servizio anche gli agenti che avevano terminato il loro turno di lavoro. E’ stato anche necessario l’intervento dei magistrati di sorveglianza. Per fortuna l’allarme e poi rientrato. Ma quanto accado accaduto è l’ennesimo campanello d’allarme che non può essere sottovalutato. Già i sindacalisti regionali a conclusione dell’ispezione eseguita, nei giorni scorsi, al Pietro Cerulli avevano denunciato la tensione tra detenuti e poliziotti. Ora chiedono a gran voce “un incontro urgente” con il Provveditore regionale e interventi da parte del sottosegretario DelMastro perché la “situazione è diventata insostenibile”.
“Servono – dichiarano i leader sindacalisti – interventi adeguati per rispristinare un clima di serenità”. Infine, un appello a DelMastro affinché “nella sua funzione possa assegnare alle carceri di Trapani, struttura di primo livello, un direttore titolare e non uno per otto giorni al mese, fermo restando che sulla questione penitenziari di Trapani e di tutta la Sicilia siamo pronti a fare le barricate”.