Con una nota inviata al Sindaco di Palermo Roberto Lagalla e per conoscenza all’Assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti, Confimprese Palermo torna sulle problematiche dei mercatini e chiede l’intervento diretto del Sindaco sulla riorganizzazione dei mercati e su altre questioni ancora irrisolte, prima fra tutte l’assegnazione degli stalli. Una richiesta che “vista la grave crisi che attanaglia i mercati riveste carattere d’urgenza”.
“Abbiamo chiesto più volte all’Assessore alle Attività Produttive Forzinetti – dichiara il Presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – di intervenire sulla situazione dei mercati, anche a seguito delle diverse riunioni svoltesi in Commissione Attività Produttive”.
Secondo il Presidente di Confimprese Palermo “ogni ipotesi di intervento riorganizzativo fallisce e si dissolve di fronte al completo abbandono dei mercati, che finisce per favorire un percorso verso l’abusivismo invece dell’auspicato processo di emersione dallo stesso. E’ invece condizione essenziale per l’avvio di ogni processo di regolarizzazione ed ammodernamento dei mercati.”
La determinazione dirigenziale N. 14540 del 30/10/2024 avente per oggetto “ricognizione annuale delle aree destinate all’esercizio del commercio su aree pubbliche e l’individuazione dei posteggi disponibili all’interno dei mercati rionali del Comune di Palermo ha reso ufficialmente noto che, alla data della sua emissione erano disponibili 807 posteggi da assegnare. Numero che oggi, a distanza di mesi, sarà ancora più alto.
Questi numeri – continua Giovanni Felice – fanno emergere un ulteriore dato e cioè che, già all’interno dei mercati, senza contare l’abusivismo all’esterno, da un calcolo che abbiamo effettuato, il 40 per cento dei mercatari non paga niente, e che anche se volesse non potrebbe farlo. Sono questi i motivi della nostra resistenza a discutere di trasferimenti di mercati e di nuove opportunità visto che, nell’attuale situazione, è possibile lavorare senza pagare nulla, al contrario di quello che avverrebbe in caso di una profonda riorganizzazione dei mercati”.
Rivolgendosi al Sindaco, e sollecitando un incontro, il leader di Confimprese Palermo, ribadisce la disponibilità “al dialogo, sia sul fronte dei temi che riguardano il commercio su aree pubbliche che sulle altre attività produttive. Quando ce n’ è stata data la possibilità, abbiamo messo a disposizione le nostre conoscenze e competenze per supportare l’amministrazione”, ma aggiunge una considerazione. “Devo amaramente ammettere – dice – che questo nostro modo di interagire, di illustrare le nostre posizioni, di chiarirne gli spazi di legittimità, di richiedere un approccio legalitario alle questioni poste, ha creato un latente ostruzionismo nei confronti della nostra associazione”.
La denuncia termina così. “Appare del tutto evidente- conclude il Presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – che non siamo disponibili a subire passivamente questa situazione, non per lesa maestà nei nostri confronti, ma perché riteniamo di potere dare un contributo concreto allo sviluppo economico della nostra città, a partire proprio dal rilascio delle autorizzazione nei mercati, cosa obbligatoria per legge e che invece gli uffici del SUAP osteggiano, in virtù di un esame superficiale e parziale dell’intero quadro normativo in materia di commercio su aree pubbliche” .