12.4 C
Trapani
venerdì, Aprile 19, 2024
HomePoliticaErice, fine dell'idillio socialista fra Luigi Nacci e Nino Oddo

Erice, fine dell’idillio socialista fra Luigi Nacci e Nino Oddo

L’attuale presidente del consiglio comunale ericino ufficializza l’abbandono della casa socialista e l’ex parlamentare lo invita a dimettersi dalla carica ricoperta

di Nicola Baldarotta

Oggi, Luigi Nacci, attuale presidente del consiglio comunale di Erice, ha affidato il suo malumore ad una dichiarazione rilasciata alla testata giornalistica Social, diretta dal collega Vito Manca, e ha chiaramente detto che non rinnoverà la tessera del PSI. Va per la sua strada, in pratica.

Puntuale, va da sè, arriva una dichiarazione dell’onorevole Nino Oddo, punto di riferimento dei socialisti in provincia ed ericini in particolare. Nino Oddo chiede le dimissioni di Luigi Nacci. Per rispetto di quanti lo hanno votato quale antagonista di un modo di fare politica a cui i socliasti si contrappongono da anni: “Con un intervista su Social di questa settimana Luigi Nacci ha ufficializzato l’uscita dal Psi e il non rinnovo della tessera. I toni usati non sono stati  polemici ma la sostanza è  chiara e politicamente molto grave.  Molto grave perché Nacci non era un consigliere comunale qualsiasi che cambia soltanto casacca per convenienza, evento disdicevole ma purtroppo molto diffuso nella vita politica di questa seconda Repubblica. Ma lui è  stato il candidato sindaco di una coalizione che si è  contrapposta ad un sistema di potere vigente ad Erice dal 2007. Non è  stato eletto ma è  entrato in consiglio non  in forza delle sue preferenze da  candidato al consiglio  che nella fattispecie non gli avrebbero stavolta consentito l accesso al consesso civico ericino. Ma in forza dell’oltre il 20 per cento di consensi riscossi come candidato di 6 liste e sulla base di un preciso progetto politico, alternativo a quello impersonato  dalla toscano.  Per carità  sarà  stato illuminato sulla via di Fico, dimenticando di essere considerato “una persona minorata” come disse Tranchida in una famosa intervista,  ma dignità  vorrebbe che si dimettesse restituendo alla coalizione che lo ha eletto il seggio che ricopre proprio in quanto leader in consiglio di quella coalizione. Non lo farà  e di questo noi socialisti abbiamo il dovere morale di chiedere scusa cittadini ericini che lo votarono”.

- Advertisment -

Altre notizie