di Fabio Pace
Dal bilancio 2021, la Regione Siciliana si dota di un capitolo ad hoc per i servizi di assistenza igienico sanitaria agli studenti disabili. Questi si aggiungono ai servizi legati alla comunicazione e alla didattica. Per il 2021, la dotazione finanziaria è di 3 milioni di euro. È il risultato del voto in Commissione Bilancio dell’ARS che sta discutendo il documento finanziario per il 2021 che tra qualche giorno passerà all’esame del plenum dell’aula. Prima che i finanziamenti siano materialmente disponibili per assicurare il servizio agli alunni disabili di asili, elementari e medie trascorreranno almeno altri 20/30 giorni. Si può quindi considerare una specie di successo a metà che la promotrice della norma, la deputata Marianna Caronia, definisce comunque “Un risultato importantissimo per centinaia di studenti siciliani”. L’on Caronia annuncia che ora la battaglia per i diritti degli studenti disabili si sposta sul piano nazionale, “perché sia riconosciuto questo tipo di servizi come parte integranti delle funzioni e dei compiti della scuola e non come una opzione accessoria. Gli assistenti sono infatti indispensabili per gli studenti, al pari dei docenti e dell’altro personale”. Va chiaramente detto che quello della Regione Siciliana è una sorta di intervento sostitutivo ad un preciso compito dello Stato, come stabilito dal una sentenza del CGA che assegna a questo ruolo di assistenza i collaboratori scolastici, cioè i bidelli, se adeguatamente formati. Ed è appunto sulla formazione che cade l’asino. Molte scuole non hanno provveduto a farlo o, se lo hanno fatto, non hanno personale in numero adeguato. E comunque la normativa nazionale fa riferimento alla assistenza igienica di base – come sottolineato dall’avvocato Tiziana Barone, garante della persona disabile del comune di Trapani. Ma ci sono numerosi casi specifici in cui è necessaria una formazione specialistica; dovrebbe essere inoltre sempre essere assicurata la presenza di assistenti dello stesso genere dei ragazzi assistiti. Insomma la questione rimane aperta per le famiglie che vivono con angoscia la condizione di mancata o ridotta assistenza ai loro ragazzi. Assistenza che quando assente compromette o addirittura nega due fondamentali diritti: quello allo studio e quello alla cura di chi si trovi in condizione di fragilità.