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venerdì, Marzo 29, 2024
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Le Tre Domande della Domenica a Chicco Veneziano

L'intervista al segretario regionale Uilpa Penitenziari sulla intitolazion e di una motovedetta della Polizia Penitenziaria all'agente Giuseppe Barraco.

Una motovedetta della polizia penitenziaria sarà intitolata all’agente Giuseppe Barraco, deceduto per causa di servizio. Veneziano è un successo del sindacato?
“Io dal 2017 al 2021 ho fatto parte della Commissione Nazionale Ricompense a Roma, istituita al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. E’ un organismo previsto dal regolamento di servizio del Corpo di Polizia Penitenziaria, che si occupa di proporre ricompense al personale di Polizia Penitenziaria distintosi in particolari operazioni di servizio.
Leggendo con attenzione la circolare del DAP, ho scoperto che è prevista, la possibilità di intitolare una unità navale del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Così a fine del mese di dicembre 2020, ho interessato il mio collega di sindacato, segretario regionale della Toscana Eleuterio Greco, che ha iniziato l’iter procedurale, considerato che con la soppressione della Base Navale di Favignana, la motovedetta V.3
non era più in Sicilia, ma era stata trasferita a Livorno”.

La manifestazione si terrà il 30 marzo a Volterra. Come si è arrivati a questo importante appuntamento?
“Tutto è partito da un incontro casuale alla fine del 2020 con la sorella di Giuseppe Barraco , dove avevo raccolto tutto il rammarico della famiglia, sul fatto che l’amministrazione penitenziaria si era dimenticata del fratello Poliziotto Penitenziario, deceduto giovanissimo per causa di servizio, mentre altri caduti della Polizia Penitenziaria venivano ricordati sempre puntualmente. Quindi alla fine del 2020 ho proposto in Commissione Nazionale l’intitolazione, e il 26 febbraio 2021 dopo appena due mesi la Commissione Nazionale Ricompense deliberava l’intitolazione della motovedetta V.3 a Giuseppe Barraco. Devo ringraziare il Presidente del DAP di allora nonché nostro concittadino Dino Petralia, il Vice Capo del DAP Consigliere Roberto Tartaglia, e tutti i componenti della Commissione Nazionale ricompense. Dopo pastoie burocratiche, giorno 30 di questo mese in occasione della cerimonia della festa della Polizia Penitenziaria della Toscana, a Volterra verrà consegnato ai congiunti il decreto di intitolazione della mitica motovedetta d’altura V.3 che assegnerà l’immortalità al nostro collega defunto. Il mio Segretario Generale Gennarino de Fazio mi ha dato l’onore di partecipare per nome e conto della UILPA Polizia Penitenziaria, quindi il 30 marzo io sarò a Volterra.

Veneziano, Giuseppe Barraco perse la vita il 21 dicembre del 1991? Ci racconta cosa accadde quella notte?
Giuseppe a Favignana lo conoscevano tutti, era soprannominato Peppe Pilotina, perché a Favignana le motovedette venivano chiamate “pilotine”, e gli agenti del carcere “guardiani”.
Peppe era una persona altruista, innamorata del proprio lavoro,ed un amante del mare, infatti, perse la vita per una fatalità, poiché, il 21 dicembre del 1991, pur essendo libero dal servizio, non esitò ad andare in quel tratto di molo a Favignana per rinforzare le “cime” agli ormeggi della motovedetta V.3, quando un’onda violenta lo scaraventò in mare, e dopo due giorni venne ritrovato purtroppo privo di vita. Questa è la prima volta nella storia dall’istituzione del Servizio Navale della Polizia Penitenziaria che una motovedetta viene intitolata ad un appartenente al Corpo che prestava servizio in una delle Unità Navali”.

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