In quattro, accusati di diffamazione aggravata ai danni dell’avvocato Giuseppe Gandolfo, coordinatore dell’Associazione Antimafia ed Antiracket La Verità vive, dovranno comparire il prossimo 24 giugno, innanzi al tribunale di Marsala.
Il Pubblico Ministero, Giuseppe Lisella, ha disposto la citazione a giudizio di Giacomo Di Girolamo, Giulio La Monica, Filippo Roma e Laura Agata Pulizzi per il loro coinvolgimento nella vicenda legata alla trasmissione televisiva Le Iene.
L’origine del procedimento risale al 28 aprile 2019, quando su Italia 1 andò in onda il servizio intitolato “I furbetti dell’antimafia”, curato dai giornalisti Giulio La Monica e Filippo Roma. L’inchiesta metteva in discussione il ruolo dell’Associazione La Verità vive, sostenendo che, anziché supportare commercianti e imprenditori vittime del racket, si limitasse a costituirsi parte civile nei processi antimafia per ottenere risarcimenti.
Nel servizio, oltre alle dichiarazioni dei due giornalisti, venne intervistato Giacomo Di Girolamo, direttore del giornale on line Tp24, che criticò apertamente l’operato dell’Associazione, affermando: “Questa associazione non fa nulla, non difende mai un commerciante”.
Ad alimentare la presunta diffamazione, nel servizio vennero mostrate più volte immagini dell’avvocato Gandolfo, accompagnate dal ritornello della canzone “Soldi, soldi” di Mahmood, con la frase del giornalista Roma: “Sembra che siano soprattutto questi ad interessare a Gandolfo ed alla sua associazione”.
Le affermazioni contestate hanno portato alla formulazione di un’imputazione per diffamazione aggravata in concorso a carico di Roma, La Monica e Di Girolamo.
L’indagine ha coinvolto anche Laura Agata Pulizzi, accusata di aver diffamato l’avvocato Gandolfo tramite un post pubblicato su Facebook il 29 aprile 2019.
Nel commento, scritto in seguito alla messa in onda del servizio, Pulizzi definiva Gandolfo e altri soggetti legati all’antimafia dei “furbetti” e scriveva: “Caro signor Gandolfo, personalmente e per fortuna non la conosco, ma sa che le dico? Lei mi fa proprio PENA insieme a tutti quei furbetti dell’Antimafia. Ma andate a cagare, la mafia si combatte con la vera Giustizia Legalità e soprattutto senza Paura a costo di perdere la propria vita. Così come hanno fatto i veri EROI Falcone e Borsellino. State zitti e statevene a casa a fare la calzetta, poveri meschini”.
Anche per Pulizzi è stata formulata un’imputazione per diffamazione aggravata.
Il procedimento ha preso avvio in seguito a un’opposizione alla richiesta di archiviazione, accolta dal Gip di Marsala in data 27 febbraio 2025. La decisione ha imposto al Pubblico Ministero di formulare l’imputazione e avviare il giudizio.
L’udienza di comparizione predibattimentale è fissata per il 24 giugno 2025, davanti al giudice Massimiliano Alagna, presso l’Aula Marchetti del Tribunale di Marsala.