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sabato, Aprile 20, 2024
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Pasquetta in zona rossa, ecco la desolazione per le vie di Erice

di Mario Torrente

Tutto silenzioso e fermo, con le strade deserte. Chiuse le pasticcerie, i bar ed i negozi. La desolazione inizia già nel piazzale di porta Trapani, all’ingresso del centro abitato, dove non c’è nemmeno una macchina in sosta quando qui solitamente, ai primi di aprile è tutto in vai e vieni di pullman carichi di turisti che poi si riversano per le vie del borgo medievale. Lo scenario è identico praticamente ovunque: in ogni strada selciata così come nelle piazze del centro storico, dove non c’è anima viva. Nemmeno un passante. Anche i muntisi, rispettosi delle regole, sono rimasti barricati in casa, rinunciando alla loro passeggiata quotidiana. E pensare che questo è il periodo che ad Erice segna la fine della pausa invernale e l’inizio della stagione turistica, con le attività commerciali che riprendono a lavorare a regime con l’arrivo dei primi visitatori. Facendo ripartire l’economia ericina dopo mesi di fermo. Qui si vive di turismo. E mancando i turisti, è la fine. Ma dopo il lockdown dello scorso anno anche la zona rossa rossa del 2021 ha costretto negozi, ristoranti, bar, pasticcerie ed alberghi e restare chiusi. Così anche a Pasquetta il borgo ericino è rimasto vuoto, avvolto nella desolazione più totale. E lo scenario sarà lo stesso anche nelle prossime settimane. In queste ore l’unico segnale di vitalità del centro storico del Monte proviene dalle case, con un profumo di carne arrosto che dai cortili ericini si diffonde praticamente ovunque, fermandosi però dalla parti del bosco, dove nessuno ha potuto fare un pic-nic all’ombra dei grandi alberi. Anche la pineta, dove solitamente tante famiglie si danno appuntamento a Pasquetta per una giornata di relax immersi nella natura, è rimasta vuota, senza nemmeno un bambino giocare tra i “violi”. O escursionisti in cammino per i sentieri del Monte. Niente “arrusti e magia” nei vari versanti della montagna, così come nelle aree attrezzate di Martogna e San Matteo. O in tutti gli altri punti dove si può andare a fare colazione a sacco respirando aria buona. Tutto è rimasto fermo e silenzioso. I divieti della zona rossa a contrasto della diffusione dell’epidemia da covid-19 sono stati rispettati alla lettera. Dagli ericini, che sono rimasti a casa, così come da chi solitamente in queste giornate si concede una gita fuori porta al Monte. È stata questa la Pasquetta 2021, la seconda ai tempi del covid. Con Erice, oggi senza nebbia, rimasta avvolta in un alone di malinconia e tristezza. Nel periodo dell’anno in cui le strade selciate del Monte tornano ad essere piene di turisti. Dando occupazione a tante persone. Ancora oggi senza lavoro e con le prospettive per il futuro cariche di incertezza per tutti. Sia per i titolari che per i dipendenti. Nonostante il carico di speranza che la Pasqua porta da sempre. Ma al tempo del covid è tutto più difficile. Anche guardare con ottimismo ai mesi che verranno.

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