di Federico Tarantino

Il Trapani non interessa a nessuno. Una provocazione che si può leggere dalla mancata partecipazione di imprenditori eventuali alla ripartenza del calcio in città. Il sindaco Giacomo Tranchida, preso atto dei mancati interessi, ha tolto tutti i paletti posti nell’avviso pubblico diffuso nelle scorse settimane, ponendo come nuovo termine l’11 maggio, data entro il quale gli imprenditori potranno presentare le offerte. Le risposte però non sono del tutto positive da parte di coloro i quali sono stati i protagonisti in questi mesi.

René Picciotto resta della propria idea e difficilmente avanzerà un’offerta. L’imprenditore si appoggia al recente comunicato stampa diffuso dalla Figc che vieterebbe la compresenza di uno stesso azionista all’interno di due società sportive. Un comunicato, però, che, allo stato attuale, non ha avuto seguito su modifiche sull’articolo 16 bis delle norme organizzative interne della Figc. Stando alle normative, quindi, Picciotto potrebbe prendere il Trapani, che, però, non dovrebbe partecipare allo stesso campionato del Lecce. Un passaggio momentaneamente noto e risaputo, che, però, non sembra dare seguito alle intenzioni di Picciotto.

Ettore Minore nel pomeriggio incontrerà il sindaco di Marsala Massimo Grillo: l’imprenditore avrebbe ancora l’idea di investire sul Trapani, ma ritiene che non ci siano le condizioni ambientali per pensare con concretezza ad un eventuale investimento nel nuovo sodalizio granata. A seguito dell’incontro Minore scioglierà i suoi dubbi insieme al proprio staff e valuterà se puntare al calcio nella città di Trapani o Marsala. I giorni nel frattempo passano ed il ritardo di programmazione è netto. Entro l’11 maggio va trovata una soluzione, anche differente rispetto a quelle già note, per il bene della maglia granata che deve tornare in campo.