16.3 C
Trapani
venerdì, Marzo 29, 2024
HomeAttualità“Faciemu scrusciu! No fire!”

“Faciemu scrusciu! No fire!”

di Mario Torrente

Faciemu scrusciu! No fire!” Questo il titolo del grande flash mob in programma per venerdì pomeriggio in diverse località della Sicilia, a partire da piazza Indipendenza, vicino Palazzo D’Orleans, sede del governo della Regione Siciliana, dove ci saranno anche i rappresentanti del coordinamento “Salviamo i Boschi”. In provincia di Trapani l’iniziativa, a cui hanno aderito 100 associazioni, sigle e gruppi, si terrà nella baia Santa Margherita, nel territorio di San Vito lo Capo, tra i comuni che lo scorso anno sono stati pesantemente colpiti dagli incendi, a partire da quello dello Zingaro, con circa 1500 ettari di Riserva devastata dalle fiamme. Me nell’elenco dei siti andati a fuco c’è anche Montagna Grande, dove ha bruciato un intero bosco, per qualcosa come 1000 ettari di patrimonio naturalistico ridotti in cenere. Roghi anche a Bosco Scorace e nelle montagne di Sparagio, Inici e Bonifato, oltre che nella Riserva di Monte Cofano. Fuoco pure nei siti archeologici di Selinunte, Mokarta ed in tante altre località, dai promontori di Macari e Castelluzzo per passare nell’Agroericino e in altre zone della provincia di Trapani. In Sicilia dal primo giugno al 30 ottobre 2020 si sono bruciati qualcosa come 36.000 ettari di superficie. E nelle giornate del 29, 30 e 31 agosto il fuoco ha divorato 2.200 ettari di boschi più quasi altri 2 mila ettari di area di vegetazione e macchia mediterranea. Il che ha mandato in fumo qualcosa come 700 mila euro per le operazioni di spegnimento aereo. Solo i canadair hanno effettuato 539 lanci. A questi si devono aggiungere quelli degli elicotteri. Insomma, si tratta di numeri da codice rosso con enormi danni al patrimonio naturalistico dell’isola, dove ci sono sempre meno boschi, con il rischio della desertificazione che avanza. Per non parlare delle conseguenze in materia di rischio idrogeologico, visto che senza alberi aumenta il pericolo di frane e smottamenti nelle montagne. Ci sono poi le conseguenze sulla fauna e sulla catena alimentare che salta a causa della morte di insetti, rettili, anfibi e mammiferi. E quando brucia un bosco, come ovvio, viene meno l’ossigeno rilasciato nell’aria dagli alberi, che non possono più catturare l’anidride carbonica, che va così aumentando. Insomma, un’emergenza ambientale, con tutti i contraccolpi sui delicati equilibri della vita, che in Sicilia si sta facendo sempre più grave e che in questi anni ha visto crescere sempre più il fronte che chiede alla Regione Siciliana una maggiore attenzione e tutela dell’ambiente. Richieste che saranno ribadite nel corso del grande flash mob che si terrà venerdì pomeriggio dalle 18 alle 18.30 in diverse località della Sicilia che si collegheranno virtualmente in una grande manifestazione regionale con i social che saranno riempiti di foto e video usando gli hashtag “fecemu Scrusciu”, no fire e basta roghi. Con tanti cittadini che si uniranno in un grande appello per trovare risposte concrete al problema degli incendi, programmando una serie politica di contrasto nel medio e lungo periodo. Per dire basta incendi. Evviva la Natura!

 

- Advertisment -

Altre notizie