“A carte scoperte” di Marco Civoli: Milano siamo noi

Trapani batte l'Olimpia, è storia

A carte scoperte
A carte scoperte

Scrivo di getto dopo il finale che non ti aspetti (o ti aspettavi). E subito penso al titolo: MILANO SIAMO NOI. Quel NOI è dedicato al popolo del Pala Shark, come lo chiama Jasmin Repesa. Quel MILANO sta per grandezza. Trapani batte l’Olimpia 89-81. È storia, è risultato storico. O forse è solo l’inizio. A una giornata dal termine 44 punti come la Virtus e domenica alla Segafredo Arena andrà in scena il round decisivo per conquistare la prima piazza della stagione regolare. Incredibile, ma vero.

Ha detto il coach croato a fine partita “Ero curioso di vedere come avremmo gestito pressione e avversario di assoluto valore e tradizione  libero dal calendario europeo. I ragazzi sono stati fantastici. Così come tutto il popolo (eccolo che ritorna) del Palashark”.

Abbracci e fair play sul parquet, il presidente Antonini abbandonato nelle spire della felicità. La vigilia non era stata semplice. Con uno sciopero del tifo più caldo, poi rientrato, legato a prezzi non più popolari per vivere la “curva”.

Ero presente il 28 settembre scorso al Palashark. 89 Bologna, 88 Trapani. L’esordio in A dopo la promozione. Già allora si respirava aria di alta montagna. Con quell’omone in panchina che la sera prima, negli studi di Telesud, disquisiva non di schemi ma di uomini, di giocatori, delle loro famiglie, di come Trapani fosse il posto ideale per vivere, allenarsi, giocare. Dei suoi due anni a Milano, e pure uno scudetto, dei due anni a Roma e di quando per il traffico caotico della capitale un giocatore arrivò al palazzo dello sport all’inizio del secondo tempo. Repesa ha tenuto testa a tutti. E scelto il roster ideale. In pochi giorni ho visto cose che voi umani… (Blade runner).

Lamine Yamal e Langston Galloway. O la bomba da metà campo di JD Notae. Esagero? Si, certo, convintamente. Ma che spettacolo. 

P.S. Dimenticavo. Siracusa promosso in C. Prossimo caldo derby.

Marco Civoli