Santu Patre in processione

Come tradizione ieri, seconda domenica dopo Pasqua, a Trapani si è tenuta la processione di San Francesco di Paola, ricorrenza religiosa molto sentita in città ma non solo. Anche ad Erice Santu Patre è tornato in processione.

di Mario Torrente

L’imponente statua di San Francesco di Paola, alta più di due metri e opera di Giacomo Tartaglia, è uscita in processione alle 16 in punto dalla chiesa di San Pietro. Dopodichè l’immagine è stata portata a spalla fino alla chiesa di San Francesco di Paola, chiusa per lavori di ristrutturazione, e poi, una volta messa sul carrello, ha continuato il suo viaggio per le strade del centro storico di Trapani. Tra i momenti più particolari c’è stato, dal porto di Trapani, il ricordo di tutti i morti in mare con la lettura dei loro nomi. Un altro momento è stato il passaggio tra le banchine del porto peschereccio per la benedizione delle imbarcazioni dei pescatori e l’offerta dei ceri. Quella di Santu Patre, protettore della gente di mare, è una ricorrenza molto sentita a Trapani, città con una forte e radicata tradizione marinara. Ma la devozione per Santu Patre va oltre il mare arriva anche in montagna.

Sempre ieri pomeriggio ad Erice è uscita la processione di San Francesco di Paola, che è anche il patrono di chi lavora i campi. Non è dunque solo il protettore di marittimi, pescatori e altri mestieri legati al mare, ma pure dei contadini e di chi fa lavori legati alla terre. Tant’è che al Monte, durante la processione in suo onore, il Santo viene rivolto verso l’Agroericino e le campagne trapanesi proprio in segno di benedizione e protezione delle terre a valle, con preghiere per propiziarne la fertilità e l’auspicio che diano buoni frutti ed in abbondanza. Quella di San Francesco di Paola è insomma una devozione che abbraccia davvero mari e monti passando per campi e campagne, molto sentita tra i fedeli che ogni anno accompagnano Santu Patre in processione.