di Fabio Pace
Sulla questione dello sversamento a mare, causato dalle frequenti rotture della condotta fognaria che attraversa la via Marsala, la SP 21 fino al depuratore di Nubia, l’amministrazione comunale di Trapani rigetta le accuse del Movimento 5 Stelle di non aver fatto nulla e, ancora peggio, di non aver neppure un progetto o una soluzione da proporre alla città. La replica è stata affidata ad una nota alla stampa firmata dal sindaco Giacomo Tranchida, dall’assessore Dario Safina, dall’assessore Ninni Romano e, soprattutto, a un allegato di 15 pagine: è la relazione generale dell’ing. Eugenio Sardo, dirigente del settore Lavori Pubblici, datata aprile 2019. Una disamina tecnica del problema con più soluzioni relative alla sostituzione della condotta con materiali e tecnologie diversi. Ciascuna soluzione con analisi dei costi, con tempi di gara, tenendo anche condo delle necessarie Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica, di competenza di altre amministrazioni. Sul piano operativo, dunque, non può dirsi che il Comune non abbia fatto nulla. Forse comunica poco e male (ma questo è un altro tema). Sul piano squisitamente politico la replica di sindaco e assessore afferma nell’incipit del comunicato che «i grillini, anziché proporre soluzioni concrete, preferiscono polemizzare». A onor del vero anche il sindaco Tranchida a polemiche non si tira indietro, e infatti rinfaccia pesantemente al Movimento 5 Stelle che, anche attraverso «un incontro tra il Sindaco, l’assessore ai lavori pubblici, il Senatore Santangelo e i consiglieri comunali del movimento 5 stelle» si discusse dei problemi delle rete fognaria della città e in quella occasione, si evidenziò che lo studio sulla via Marsala era pronto e che offriva diverse soluzioni. Dopo di che – ricordano Tranchida, Safina e Romano – l’interlocuzione si è interrotta, anche perché il governo del quale il Senatore Santangelo era sottosegretario andò in crisi. Non si sarebbe interrotta, invece l’azione dell’amministrazione che nel settembre 2019 ha rassegnato il problema al Ministro della Coesione Sociale, Giuseppe Provenzano, cui sono stati consegnati diversi dossier e tra questi il progetto relativo alla condotta di via Libica, oltre che la richiesta di svincolo delle economie della gara sulla seconda soffolta, da utilizzare per eliminare il pennello di via tunisi (quello degli sversamenti a mare per capirci). Infine Tranchida & co. , come dialettica politica insegna, chiudono con due domande retoriche. Cosa ha fatto la precedente amministrazione, quella sostenuta dalla consigliera Francesca Trapani quando si candidò con Forza Italia? E la consigliera Trapani cosa diceva? Cosa ha fatto il senatore Santangelo, seppure il problema della condotta fosse oramai noto da anni? Le risposte, immaginiamo, dovremmo ricercare nelle memoria e nei fatti.